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GRAZIE PER LA VOSTRA PARTECIPAZIONE
Queste pagine, in origine di puro di servizio per lo svolgimento dell'Assemblea, rappresentano ora - dopo la sua conclusione - una raccolta parziale di testimonianze sulla straordinaria incidenza che essa ha avuto sugli orientamenti culturali in Italia e all'estero, e non soltanto nelle aree (tematiche e politiche) strutturalmente contermini a quelle presenti a Bari. La maggioranza dei contributi all'evento è stata raccolta da Osvaldo Pieroni e Alberto Ziparo nel volume Rete del Nuovo Municipio. Federalismo municipale e autogoverno meridiano, pubblicato nel 2007 da Intra Moenia di Napoli, ma ci sentiamo di lasciare on line tutti i contenuti pubblicati a suo tempo (a cominciare dalla nota di presentazione qui sotto) per offrire una sorta di controcanto "in corso d'opera" a quella silloge realizzata a posteriori.
Inutile sottolineare come, a distanza di anni da quando sono stati proposti per la prima volta, temi e prospettive soffrano il logorio del tempo; pure, essi mostrano i tratti inconfondibili di quel processo virtuoso per cui, dalle resistenze localizzate, si sale fino a visioni comuni, e da queste a proposte operative di immediato valore politico. E' in questa chiave che vogliamo ringraziare tutti quanti, con il proprio lavoro, hanno indicato in quei giorni una strada assai difficile da percorrere ma, proprio per questo, degna quanto meno di esser cercata.
Negli anni recenti, le pratiche della cittadinanza attiva e della partecipazione strutturata nelle istituzioni di base si stanno mostrando sempre più chiaramente, ed in un numero sempre crescente di realtà e contesti teritoriali, come l'orizzonte di riferimento elettivo per processi di autonomia locale e sistemi di relazioni reticolari "virtuose" in grado di opporsi efficacemente alla frammentazione del contesto sociale, economico ed istituzionale determinata dalla montante marea della globalizzazione neoliberista. In particolare, in Italia, esse sembrano convergere nel progetto di un "altro federalismo", di segno opposto a quello contraddittoriamente promosso dallo Stato centrale e fondato, piuttosto che su di una "devolution" pericolosamente vicina al disimpegno e sullo smantellamento di fatto della nostra Carta Costituzionale, sul recupero e sulla valorizzazione delle risorse locali, dei rapporti di cooperazione e solidarietà a partire dal basso, e su un rilancio del ruolo e delle responsabilità del "pubblico" nell'ottica della produzione socialmente condivisa di uno scenario di futuro autosostenibile.
La Rete del Nuovo Municipio dedica la sua Assemblea nazionale a questa forma nuova di federalismo, perché pensa che in essa risiedano i semi di un modello di sviluppo autenticamente alternativo in cui al locale, fuori della subalternità a cui lo condannano leggi finanziarie d'emergenza e accordi internazionali oligopolistici, venga riconosciuta una dimensione strategica in termini di responsabilità ambientale e territoriale, di promozione di economie "altre", di difesa e valorizzazione dei beni e dei servizi pubblici, di politiche di solidarietà e di accoglienza. La svolta politica, resa urgente dal progressivo collasso del sistema delle deleghe in bianco, richiede così anzitutto di mettere in campo i soggetti e i progetti della sperimentazione locale che già si muovono in questa direzione: si tratta di riconoscere, assumere e sviluppare in rete la proposta politica che nasce dalla pratica sociale e dall'esperienza concreta della democrazia partecipativa; si tratta di mettere in comunicazione i movimenti puntiformi che già affermano questa nuova realtà per trasformarli, da lodevoli eccezioni, in pratiche quotidiane e diffuse, assumendoli come contenuto materiale imprescindibile di ogni discorso politico a venire.
Incontrarsi dunque; e incontrarsi al Sud, in Puglia, perché significa partire da un "luogo necessario", più che altri, di questa alternativa di autonomia e di altro sviluppo. Al Sud, dove il fallimento della forma Stato e del sogno industrialista, vissuti sin dall'inizio come imposizioni estranee e surrettizie, ha favoito pe contrasto lo sviluppo di una tradizione di pensiero autonomo, "meridiano", in cui l'esigenza del cambiamento si configura come una necessità. E in Puglia, dove il "caso Vendola" annuncia l'avvio di un percorso ampio e articolato di ridefinizione del concetto di rappresentanza capace di mettere in discussione molto di quanto sappiamo intorno alla democrazia.
(Nota di Angelo M. Cirasino - Responsabile Comunicazione, Rete del Nuovo Municipio)
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