Nuovi
Municipi
Newsletter bisettimanale della
Rete del Nuovo Municipio
n. 210, 28 Ottobre 2011
Da qualche anno, in Italia, è sempre più sentita l'esigenza di costruire un movimento, ampio e trasversale, capace di intercettare tutte le istanze in vario modo collegate alla democratizzazione della vita politica e civile, alla promozione di economie non competitive e di socialità inclusive, al recupero di sovranità dei cittadini e alla tutela e valorizzazione dei patrimoni territoriali ed ambientali. La stessa Rete del Nuovo Municipio nacque, un decennio fa, proprio in questa prospettiva ecumenica che, per qualche tempo, proliferò rapidamente, fino a postulare la creazione di una "rete delle reti" come sede di coordinamento orizzontale fra realtà innovative e convergenti: le Camere di Consultazione e le Fabbriche legate al nome di eminenti intellettuali o politici, le Reti politematiche di Comitati o Associazioni, i Forum, Bar Camp e Coordinamenti nati intorno a compagini o a temi specifici per poi allargarsi a "progetti di futuro" complessivi, sono altrettanti esperimenti che vanno in questa direzione, tentando di istituire una saldatura a più livelli fra iniziative altrimenti puntiformi che, nel coordinamento, cercano un'identità e un'operatività propriamente politiche. È questa, chiaramente, la strada maestra per realizzare quel passaggio dai molti "no" disparati ai pochi "sì" concordi che rappresenta la mission del Nuovo Municipio; ed è un progetto al quale, pur nelle strette di crisi sempre più pressanti, ancora non ci sentiamo di rinunciare, forti del solido impianto teorico e propositivo che lo sostiene, come delle debolezze sempre più lampanti della parte avversa. Oltre che di questi presupposti, però, il progetto ha evidentemente bisogno anche di un minimo di organizzazione pratica, di onesta logistica: che dire, dunque, quando ben sei appuntamenti d'interesse della caldeggiata rete si accavallano in soli due giorni? Tra oggi e domani, un convegno discute a Pisa di questione abitativa e consumo di suolo, un incontro a Firenze di partecipazione e innovazione democratica, un'assemblea a Cassinetta di Lugagnano di tutela di paesaggi e territori, un seminario a Bologna di consumo etico e partecipazione; il tutto nelle stesse ore in cui, da Adria a Saline Joniche, una serie di manifestazioni prova a mettere una pietra tombale sopra le pericolosissime centrali a carbone e, di nuovo a Firenze, la tappa toscana del "No TAV Tour" tenta un ricongiungimento fra i due movimenti di resistenza all'Alta Velocità oggi più minacciati. Sembra che il calendario - con un bell'anticipo sulle profezie millenariste relative al 2012 - non vada al di là di domani, obbligando tutti a far tutto quasi contemporaneamente. Può trattarsi, certo, di una serie sfortunata di coincidenze accidentali; ma se è vero, come direbbe Sherlock Holmes, che «due coincidenze fanno un indizio», questo deve indurci a riflettere: e non sulla triste sorte del cronista, che si vedrà costretto da domani a smantellare tutto quanto aveva scritto oggi, ma su quanto invincibile sia la mancanza di coordinamento fra realtà che si dichiarano nate al solo scopo di perseguirlo - e che invece continuano imperterrite ad operare secondo il detto evangelico, per cui la mano destra non sa quello che fa la sinistra. Non cercheremo dietrologie o argomenti raffinati per spiegare questo mistero tutto italiano, speriamo solo di non dover attendere le generazioni future perché quanto «avvenne domani» non accada più così di frequente: magari a partire da dopodomani.
Oggi a Firenze Partecipazione e innovazione democratica
Innovativa per indirizzi, contenuti e
modi socialmente interattivi di redazione, la Legge Regionale 69 della Toscana è altrettanto inedita sul piano procedurale:
una clausola, infatti, ne prevede la decadenza a fine 2012 a meno di nuova
approvazione, a seguito di una revisione condivisa come fu la stesura; per
guidare questo percorso, la Regione chiede agli interessati: i (Nuovi) Municipi.
Da oggi a Pisa Fabbricando case al tempo della crisi
Forse pochi vi hanno fatto caso, ma il
settore in cui nel 2008 ha avuto origine la crisi globale è proprio quello
immobiliare: un settore pieno di contraddizioni che sembrano insanabili, ma
tutte in realtà riconducibili a precise volontà politiche e a un modo
affaristico e rapace d'intendere il territorio e l'abitare; un convegno
col Nuovo Municipio ne cerca il centro - e prova a spostarlo.
Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori: domani tutti a Cassinetta
di Lugagnano
Visti per secoli come supporti
indifferenziati alle attività umane, quando non come teatro di uno sfruttamento
a oltranza, solo da poco il paesaggio e il territorio vengono riscoperti come
fonti di ricchezza durevole e condivisa, l'unica a cui attingere per uscire
dalla crisi: la prima assemblea nazionale di un movimento vasto e trasversale - ma non
per questo apolitico - suggerisce come.
No TAV in Tour a Firenze
domani
Chi crede che la vertenza TAV riguardi esclusivamente
la piccola e remota Val di Susa farebbe meglio a ricredersi: la stessa Firenze
infatti, città che rappresenta l'Italia nel mondo, sta per essere messa a
soqquadro da un tunnel ciclopico quanto stupido che minaccia territorio e
democrazia; un incontro di denuncia e di coordinamento fra resistenti piemontesi e toscani cerca di
fermarlo.
Domani a Bologna Solidarietà e Consumo
Etico fanno rima con Partecipazione
«La politica si fa in ogni momento della vita,
anche quando si decide cosa comprare, come viaggiare e a chi affidare i propri
risparmi»; e così la politica, in Emilia, ha avviato un percorso comune di
analisi e di proposta con i Gruppi d'Acquisto e i Distretti di Economia
Solidale in vista di un recupero reale di sovranità da parte dei cittadini: un incontro pubblico lo tiene a
battesimo.
È domani la Giornata nazionale di mobilitazione contro il carbone
La speculazione energetica che da anni devasta
interi territori non sembra porsi limiti, ed arriva a proporre, nel terzo
millennio, una soluzione da primo dopoguerra: il carbone. Peccato sia anche il
combustibile più inquinante in assoluto: una serie di manifestazioni in tutto
il Paese, da Adria a Saline Joniche, promuove
la resistenza al carbone come vera e propria battaglia di civiltà.
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