Nuovi
Municipi
Newsletter settimanale della Rete
del Nuovo Municipio
n. 203, 25 Febbraio 2011
NOTIZIE DAL FRONTE
«Bel suol d'amore» chiamava Tripoli la canzonetta, in voga nell'Italia giolittiana, che voleva fornire una giustificazione emotiva alla nostra misera impresa coloniale - un'impresa che, di giustificazioni sostanziali, non ha mai avuto nemmeno l'ombra. Nel tempo seguente, critici assai autorevoli (fra cui Gaetano Salvemini) denunciarono l'indecorosa falsità di quel testo e della campagna di cui era parte; ma pare che un'aura di mito e di mistero aleggi ancor'oggi intorno alla Libia, se il Governo italiano, piuttosto che sfiduciare definitivamente un regime manifestamente colpevole di atrocità, crede opportuno «favorire invece una soluzione pacifica che tuteli la sicurezza dei cittadini così come l’integrità e stabilità del Paese e dell’intera regione». Non tenteremo nemmeno di ricostruire la storia di una relazione, lunga quanto tormentata, fra due Paesi affratellati più dalle disgrazie che dalle speranze, lasciando il compito a chi (molto meglio di noi) lo fa proprio sui giornali di stamani; vogliamo però segnalare che i recenti sviluppi di questa vicenda, oltre che riguardarci come cittadini di uno di quei Paesi, investono direttamente i temi neomunicipalisti propri di questo foglio: più che la stabilità delle posizioni geopolitiche, la sicurezza degli approvvigionamenti di combustibile, la solidità degli investimenti reciproci, quello che ci pare venga messo in questione nella crisi libica è infatti il nostro modo di intendere il locale come dimensione separabile e subalterna. Al di là della teoria - poco più che suggestiva - per cui se una farfalla batte le ali a Hong Kong in Texas si scatena un uragano, è più che mai evidente come la diffusione della rivolta maghrebina, che di Stato in Stato cambia nemici e prospettive, sia passata e tuttora passi attraverso canali comunicativi e propositivi orizzontali, fra locale e locale, che ignorano completamente le relazioni verticali di sottomissione fra locale e statuale; relazioni labili e tentative - ma forse proprio per questo più intense - per cui vertici e confini amministrativi non fanno differenza, e che pertanto invalidano la visione tradizionale, piramidale e statica, delle società locali. È chiaro che, di fronte ad un simile sommovimento tellurico, non solo la posizione pusillanime del Governo italiano ma qualunque intervento di tipo verticistico deve mostrarsi per ciò stesso inefficace: si tratta di uno scenario del tutto inedito, per sciogliere i nodi del quale soltanto quella che, al Nuovo Municipio, chiamiamo da anni "diplomazia dal basso", mimando gli stessi modi evolutivi della rivolta dilagante, può funzionare; ma questo presuppone un cambiamento di prospettiva altrettanto radicale di quella rivolta, tanto nella sua lettura quanto nella predisposizione di misure pratiche atte a fronteggiarla - e possibilmente a fermarne le conseguenze più nefaste, di chiunque ne sia la responsabilità. Pur nell'orrore delle stragi (che speriamo solo presunte) e delle crudeltà, della violenza che non si esaurisce e della barbarie che riemerge, le notizie che arrivano da Tripoli accendono dunque un lieve barlume di speranza: che finalmente, per affrontare le crisi, ci si decida ad affidarsi non più al potere dei capi - grandi o piccoli che siano - ma al buon senso degli uomini.
Oggi Roma
Capitale della partecipazione
Atteso l'enorme
valore culturale e simbolico di Roma Capitale, tanto più per un'Italia che
proprio in questi giorni celebra la propria Unità, ci si chiede se esso possa
avere anche un risvolto pratico, inverando in modo conseguente i postulati
della democrazia che rappresenta. Ne discutono i nostri partner di A Sud e
della Provincia di Roma in un incontro locale affacciato sul mondo.
Ladispoli continua a "Sbilanciarsi con il
Verde"
E' già sorprendente che, in questi tempi
di vacche magre, un Comune si ostini ad investire nella partecipazione; ma
ancor più sorprendente - e confortante - è che il Bilancio Partecipato 2011 del Comune di Ladispoli abbia come esplicito tema
d'elezione il verde pubblico e il recupero delle finalità sociali del
territorio: illusione ottica o non piuttosto, forse, realtà in controtendenza?
A Trieste un corso per amministratori
pubblici sulle energie rinnovabili
È "Produrre regolamenti efficaci per
l'introduzione delle energie rinnovabili" il titolo completo di un
percorso formativo che, preso atto da un lato dell'imminente esaurimento delle
riserve di combustibili fossili, dall'altro delle enormi potenzialità degli
Enti locali nel promuovere una ri-conversione ecologica dello
"sviluppo", invita i Nuovi Municipi a rinnovare il proprio mix energetico.
Partecipazione e cittadinanza
fino a Maggio a Crema: il 28 il prossimo appuntamento
Consumo consapevole, energie pulite,
urbanistica partecipata, viabilità, città per i giovani: sono questi i temi di un percorso
di formazione, informazione e auto-formazione che tocca separatamente, in una
serie di serate a tema, tutti i "punti caldi" di democrazia e governo
locale al tempo della crisi globale; e lancia, in collaborazione con il Nuovo
Municipio, proposte concrete per uscirne indenni.
Il Nuovo Municipio "ci mette la
faccia"
Il web 2.0 non serve solo per far
chiacchiere o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e
capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso,
resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro
casuale. Poco più di un anno fa, anche la Rete si è dotata di questo strumento:
venite a trovarci su FaceBook, c'è da sentirne (e da dirne) delle
belle.
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