Nuovi
Municipi
Newsletter settimanale della Rete
del Nuovo Municipio
n. 202, 11 Febbraio 2011
Se è vero, come ha detto credo per primo Charles Fourier, che «la condizione della donna in una società misura il grado di civiltà a cui quella società è giunta», nemmeno il più sfegatato dei patrioti potrebbe pensar bene di una società in cui la misura dell'eccellenza pubblica, per una donna, coincide con il rapporto numerico fra vita, seno e fianchi - quando non con altre e più riservate misure. Questo naturalmente a meno di aver preso, come molti italiani oggi fanno, le parti della brutalità elevata a norma di convivenza nell'opposizione romantica fra natura e civiltà: laddove in essa, finché è durato il mito del progresso, brillava l'orgoglio di una specie capace di dominare le proprie origini selvagge, nei moderni alfieri del bunga-bunga rifulge soltanto l'ottusa animalità del dominio tout-court, che si estende dalle menti ai corpi, e dai corpi alle anime dei dominati. Se cultura si può chiamare, questa cultura, in cui le opportunità di riscatto sociale si riducono a quella di una fusione corporale con il potente di turno, segna certamente il punto più basso della nostra storia (e non solo di quella unitaria); ma quel che fa più paura è la docilità con cui le vittime si offrono all'aguzzino: guardate, nell'ultima puntata di Annozero, come risponde una signora - una donna - a chi le domanda se manderebbe le figlie ad uno dei festini di Arcore. Intendiamoci, abusi ce ne sono stati sempre e sempre ce ne saranno, il fatto nuovo qui è la rinuncia in perpetuo a reagire all'abuso, il conformismo egualitario della rassegnazione e della rinuncia che allarga ogni giorno di più l'area di quanto possiamo sopportare: questa non è la cultura accidentale della sopraffazione, è la cultura totalitaria della sottomissione.
Come luogo e cultura della differenza, della valorizzazione
delle differenze, il Nuovo Municipio si oppone costituzionalmente a qualunque
operazione omologante, a qualunque deriva totalizzante; ancor più fortemente si
oppone a questa versione pseudo-casereccia del totalitarismo che, con la scusa
di esercitarsi soprattutto "fra le pareti domestiche", in realtà
interiorizza e rende strutturale il rapporto di subordinazione scrivendolo
nella nostra agenda quotidiana. Ma ancora più decisa e radicale, proprio perché
crediamo che avesse ragione Fourier, è la nostra repulsione e la nostra ribellione
verso chi si accanisce ad avvilire, mercificare e rendere discriminatoria la
differenza fondamentale della cultura umana, quella di genere, la cui
rivalutazione ha segnato - in senso sia storico sia teorico - l'avvento di un
nuovo modo di pensare la persona come titolare di diritti inalienabili in quanto tale (e non in via subordinata - al censo, alla posizione
nella vita pubblica o alla detenzione di poteri più o meno grandi). Per questo
auguriamo, a tutte le donne che si ritroveranno in uno dei tantissimi micro-eventi previsti Domenica
in Italia e all'estero, di trovare e di affermare la propria differenza; e che
questa non si riduca al genere, ma marchi la distanza di tutti, uomini e donne,
da una pratica di subordinazione che, diffondendosi dalla politica fin nella
vita di ogni giorno, sta rigettando indietro di ere geologiche l'intera società
italiana. È proprio questo il momento di farlo: se non ora, quando?
Ancora aperto in Val di Susa il "Grande
Cortile"
Da quando l'acronimo è
stato creato, l'accusa di "sindrome NIMBY" (not in my backyard, non nel mio cortile) si
abbatte regolarmente sul capo di chiunque non si allinei con i programmi
coloniali del mercato globale; per la quarta volta la Val Susa, assediata dal
TAV, risponde allargando il proprio cortile al mondo intero - per cercarvi e
attivare "pratiche, stili di vita, idee, alternative".
È partito il 5 a
Ladispoli "Sbilanciamoci
col Verde"
E' già sorprendente che, in questi tempi
di vacche magre, un Comune si ostini ad investire nella partecipazione; ma
ancor più sorprendente - e confortante - è che il Bilancio Partecipato 2011 del Comune di Ladispoli abbia come esplicito tema
d'elezione il verde pubblico e il recupero delle finalità sociali del
territorio: illusione ottica o non piuttosto, forse, realtà in controtendenza?
Al via a Trieste un corso per amministratori
pubblici sulle energie rinnovabili
È "Produrre regolamenti efficaci per
l'introduzione delle energie rinnovabili" il titolo completo di un
percorso formativo che, preso atto da un lato dell'imminente esaurimento delle
riserve di combustibili fossili, dall'altro delle enormi potenzialità degli
Enti locali nel promuovere una ri-conversione ecologica dello
"sviluppo", invita i Nuovi Municipi a rinnovare il proprio mix energetico.
Partecipazione e
cittadinanza fino a Maggio a Crema: il 28 il prossimo appuntamento
Consumo consapevole, energie pulite,
urbanistica partecipata, viabilità, città per i giovani: sono questi i temi di un percorso
di formazione, informazione e auto-formazione che tocca separatamente, in una
serie di serate a tema, tutti i "punti caldi" di democrazia e governo
locale al tempo della crisi globale; e lancia, in collaborazione con il Nuovo
Municipio, proposte concrete per uscirne indenni.
Il Nuovo Municipio "ci mette la
faccia"
Il web 2.0 non serve solo per far
chiacchiere o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e
capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso,
resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro
casuale. Poco più di un anno fa, anche la Rete si è dotata di questo strumento:
venite a trovarci su FaceBook, c'è da sentirne (e da dirne) delle
belle.
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