Nuovi
Municipi
Newsletter settimanale della Rete
del Nuovo Municipio
n. 190, 24 Settembre 2010
QUI SI FA L'ITALIA; O SI MUORE
Fino a non molti anni fa, l'Unità d'Italia faceva sicuramente parte di quelle "cose vecchie" che tutti conserviamo nella soffitta della memoria, oggetti ricoperti da una nobile patina di antichità che ce li rende amichevoli ma, allo stesso tempo, un po' banali: un vecchio dall'aria ieratica, che somiglia indubbiamente a Babbo Natale, stringe la mano ad un corto e impettito sovrano savoiardo, questa la scena, collocata in un passato senza tempo in cui barbe, baffi e favoriti la facevano da padrone. Da qualche anno a questa parte, invece, le virulente derive secessioniste di un'Italia a doppio passo di "sviluppo" hanno drammaticamente riattualizzato il tema, ponendo a tutti il problema di cosa fare di questo dimenticato cimelio; mentre sciovinismi e xenofobie d'accatto imperano da ogni parte, la disgregazione sociale e territoriale avanza a passo di carica, rianimando l'incubo anacronistico di un risorgimento da campanile - o meglio, da marciapiede - che, nel generale vuoto progettuale della politica, prende il posto degli "ideali" e dei "valori" di un tempo. Non è facile rispondere a questa terribile utopia che, come Il Mondo Nuovo di Huxley, fa appello agli istinti più brutali della specie umana: l'individualismo gregario, la follia scientifica, la truce bonomia, il crimine perbenista; o almeno, non è facile rispondervi senza ricadere nell'immaginario della antologia passatista, fatto di fedi giustificate solo dalla propria persistenza o dal terrore che genera l'idea stessa di perderle. Ma forse un modo c'è: basta riformulare i termini della questione, individuando il senso vero dell'Unità non negli uffici prefettizi ereditati dallo Stato sabaudo, ma nelle dinamiche reali di solidarietà - sociale, economica, culturale, etnica, linguistica… - che in quello Stato e nel nostro sono nate (e continuano a nascere) a volte grazie, a volte malgrado e a volte anche contro l'Unità amministrativa il cui 150° si celebra il 26 Ottobre; un'Unità, dunque, non da commemorare o da salvaguardare, ma da costruire ex novo su basi estremamente lontane da quelle militari e finanziarie di cui si nutrì l'Unità del 1860: un'Unità nuova fatta di uguaglianza, di cooperazione, di compartecipazione alle scelte e di condivisione del futuro; di tutela dei beni comuni, valorizzazione delle differenze, convivialità attiva e pacifismo militante. È questa l'operazione a cui pensavamo quando abbiamo deciso di partecipare alle celebrazioni indette a Teano nella settimana dell'anniversario: non una riesumazione ideale ma una ri-costruzione materiale, una riattivazione della memoria che, mettendo capo ad un costrutto di senso, apra strade inusitate al ritorno ad una dimensione di progettualità che sembrava definitivamente perduta; ed è in questo senso che ritroviamo le parole - memorabili - di quel venerabile vecchio dalla barba bianca, per rivolgervele come un appello pressante: «qui si fa l'Italia, o si muore».
Domani a Reggio anche i Nuovi
Municipi in piazza contro la 'ndrangheta
Dopo avere
proposto, in un recente documento, il ritorno immediato ad un processo di
decisione politica trasparente e allargato ad associazioni e movimenti, il Nodo
Sud della Rete aderisce oggi alla manifestazione "No 'ndrangheta" indetta per domani nel capoluogo calabro. Per
ribadire che, per il Nuovo Municipio, la buona politica non centra nulla né con
gli affari, né con il malaffare.
Fino a domani "KlimaEnergy
2010" a Bolzano
Imminente esaurimento finale del
petrolio, riscaldamento globale e crisi dei modelli "tradizionali" di
sviluppo congiurano (positivamente) per una riconversione dei mix energetici
non più puntata sul fossile: un rinnovamento culturale e pratico di cui gli
Enti locali possono (e devono) essere il motore - come dimostra e richiede
questa III Fiera internazionale delle energie rinnovabili.
Non fermate
il progetto "Città dell'Altra Economia": mobilitazione il 26 e il 29
Per chiare
motivazioni ideologiche, il sindaco di Roma vuol chiudere la Città
dell'Altra Economia,
un progetto che rappresenta uno dei pochi spazi di futuro rimasti aperti in
un'Italia triste, vigliacca e colpevolmente nostalgica. Il Nuovo Municipio,
tante volte suo ospite, si associa al suo appello urgente - che ha l'aria d'un bollettino di guerra - per
scongiurare un esito in cui perderemmo tutti.
Il denaro governa il
mondo: chi governa il denaro? Risposte e proposte a Dobbiaco a fine mese
Si pone un problema vecchio quanto il
mondo la XXI edizione dei Colloqui di Dobbiaco, la quale - nel solco delle utopie concrete - cerca e
disegna "percorsi per una finanza eco-solidale" in un sistema mondo
che, all'indomani della grande Crisi, rischia di alienarsi, insieme al denaro
pensato come origine di ogni sofferenza, anche il suo irresistibile (e antichissimo)
potere di trasformazione.
"Compra Verde"
a Cremona
il 7 e l'8 di Ottobre
Gli Acquisti Verdi - in particolare
quelli delle Pubbliche Amministrazioni - non servono solo a ridurre gli impatti
delle attività umane sull'ambiente, ma anche ad attivare filiere corte di
eccellenza locale che innescano relazioni solidali fra produzione,
distribuzione e consumo verso la sostenibilità. È l'assunto alla base del IV Forum internazionale del Green Procurement pubblico e privato.
Aperte fino
all'11 Ottobre le iscrizioni al Master in Partecipazione a Pisa
Se è vero che,
data la natura proteiforme dei processi partecipativi, non esistono veri e
propri esperti di partecipazione, è vero anche che il peso da essi assunto
nelle dinamiche della decisione politica richiede professionalità specifiche e
non derivate; una domanda cui cerca di rispondere il Master universitario di II livello promosso dal Dipartimento di Ingegneria Civile
di Pisa.
A Teano, diamoci una mano; dal 22 al 26 Ottobre
Tutti conoscono la storia della celeberrima stretta
di mano fra Garibaldi e Vittorio Emanuele, di cui il 26 di Ottobre ricorrono i
150 anni esatti; ma nessuno sa come andrà a finire la storia del Paese nato da
quell'incontro e che, se non si dà una mano da solo, sembra avere davanti a sé un avvenire più corto del suo
passato: i Nuovi Municipi al lavoro per costruire una Nuova Unità d'Italia.
Il Nuovo Municipio "ci mette la
faccia"
Il web 2.0 non serve solo per far
chiacchiere o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e
capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso,
resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro
casuale. Poco più di un anno fa, anche la Rete si è dotata di questo strumento:
venite a trovarci su FaceBook, c'è da sentirne (e da dirne) delle
belle.
Iscriviti
alla Rete del Nuovo Municipio
Per
crescere, la Rete ha bisogno del vostro sostegno: in termini di idee, di
attività, di proposte - ma anche finanziari. Non dimenticate dunque di
perfezionare o rinnovare la vostra iscrizione all'Associazione per il 2010:
sulla pagina
dedicata del nostro sito web troverete tutte le informazioni necessarie. Le quote possono essere versate sul C/C intestato a "Associazione
Rete del Nuovo Municipio" presso la filiale di Firenze della Banca
Popolare Etica, il cui codice IBAN è IT43X0501802800000000111102; per tutte le
altre notizie potete rivolgervi alla nostra Segreteria
al numero 333 8381901. Grazie per stare contribuendo a fare, della Rete, la vostra Rete.