Nuovi Municipi

Newsletter settimanale della Rete del Nuovo Municipio

n. 162, 29 Gennaio 2010

www.nuovomunicipio.org

 

 

I BUONI E I CATTIVI / 2

Continuando nella linea tardo-manichea della settimana scorsa, oggi - per allargare la nostra rassegna settimanale di buone e cattive pratiche - vogliamo segnalarvi due fatti di segno opposto, assurti di recente (seppure in modi e misure differenti) agli "onori" della cronaca. Il primo è l'incendio doloso del presidio no-TAV di Borgone in Val di Susa: esattamente la notte dopo l'ultima manifestazione contro il completamento del famigerato "corridoio 5" Torino-Lione e la nascita di un coordinamento internazionale no-TAV (che in un documento comune fa valere con estrema lucidità le ragioni della decisione condivisa, dell'autogoverno locale e dell'autosostenibilità dello sviluppo), sconosciuti hanno appiccato il fuoco alla casetta di legno che ospitava il presidio, distruggendola completamente e regalando - alla nostra indignazione e alla nostra intelligenza - alcune frasi epigrammatiche, vergate sulle suppellettili rimaste in piedi, che la dicono lunga sulla matrice dell'attentato (il quale segue di otto giorni un analogo evento in quel di Bruzolo). Il secondo - che ricordavamo già nel n. 160 di questa newsletter - è invece l'entrata in fase operativa della "versione  2.0" del Bilancio Partecipativo del Comune di Canegrate, uno dei membri più dinamici del Nuovo Municipio, cui l'edizione milanese di Repubblica ha dedicato - proprio il giorno dopo il fattaccio della Val di Susa - l'articolo che trovate riprodotto sul nostro web: niente di trascendentale, magari, ma un segno evidente del fatto che l'attenzione verso le pratiche eccellenti della democrazia partecipativa va crescendo anche in ambienti non propriamente specializzati nel rilevarle e segnalarle, come quello dei media tradizionali. Colpisce la quasi perfetta coincidenza temporale di due eventi che, sebbene appaiano del tutto privi di relazione, in effetti si trovano esattamente agli estremi opposti dello stesso asse: quello lungo il quale si gioca la partita dell'autodeterminazione delle comunità locali o della soggiacenza (loro e nostra) a modelli preconfezionati di "sviluppo" imposti dall'alto con ogni mezzo, lecito e illecito, persuasivo o forzoso. Molti, commentando i fatti di val di Susa, hanno tirato in ballo le mafie e il loro uso affaristico del teppismo; altri hanno visto, nell'esempio di Canegrate, un modello di governo condiviso che può essere la chiave per avviare a soluzione la crisi in cui presentemente versa la democrazia; noi ci accontentiamo di sottoporre alla vostra riflessione un quesito semplice semplice: non è forse vero che, in storie come queste, non è per niente difficile distinguere i buoni dai cattivi?

 

 

A Città di Castello fino a Domenica? Si può fare!
Cerca "idee e pratiche di buon lavoro per uscire dalla crisi", questo
corso residenziale di 3 giornate interamente dedicate al lavoro - quello da difendere e quello da creare - inteso qui come bene comune da sottrarre alle logiche improponibili della crescita, della produttività e dello "sviluppo" che per troppo tempo lo hanno alienato a tutti noi.

 

Il 31 a Bracciano il bilancio (partecipato) di una stagione della partecipazione
Ha la forma di uno spettacolo interattivo di teatro-forum (e un valore assai più propositivo che celebrativo) lo
sguardo retrospettivo che "CantieriComuni" dedica al fiorire inusitato della partecipazione nel Lazio degli ultimi anni; un bilancio in forma partecipata, dunque, di una famiglia fertilissima (e ancora in crescita) di bilanci partecipativi.

A Terni dal 5 Febbraio "Strada facendo", l'appuntamento nazionale sulle politiche sociali
Mentre la crisi riduce gli spazi di manovra (oggettivi e soggettivi) delle politiche sociali, qualcuno pensa che le strategie di resistenza debbano non già accettarne la contrazione come un fatto, ma promuoverne l'estensione come una chance; e dice la sua in una tre-giorni multidimensionale a cavallo fra solidarietà, cittadinanza attiva e Nuovo Municipio.

 

Local Solutions for Change: il dopo-Copenhagen parte da Perugia in Aprile
Una
Conferenza Internazionale per il Clima che nasce sotto il segno opposto rispetto a quella di Copenhagen: piuttosto che soluzioni verticistiche a problemi mondiali, essa cerca risposte corali in grado di trasformarsi, a partire dal basso, in strategie positive e condivise per la riconversione autosostenibile dello sviluppo locale/globale.

 

Approfondire la democrazia come stile di vita: a Maggio un grande congresso in Argentina
Dalla crisi globale ed epocale della politica si esce non già tornando indietro, ma piuttosto andando avanti: non una restaurazione, dunque, ma un rinnovamento che trasformi la democrazia da nominale in sostanziale, radicandola nella vita delle comunità come pratica condivisa di autogoverno. Un
congresso mondiale a Rosario traccia le rotte di questa rivoluzione partecipativa.

 

Il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il web 2.0 non serve solo per far chiacchiere o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso, resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro casuale. Esattamente un anno fa, anche la Rete si è dotata di questo strumento:
venite a trovarci su FaceBook, c'è da sentirne (e da dirne) delle belle.

 

 

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