Newsletter
settimanale della Rete del Nuovo Municipio
n. 155,
30 Ottobre 2009
RILANCIAMO LE GRANDI OPERE: DI BUON SENSO
La pratica eccellente di oggi appartiene di diritto ad una categoria non molto frequentata all'interno di queste pagine: quella delle "grandi opere". Si tratta infatti di una infrastruttura viaria lunga ben 170 chilometri, che coinvolge addirittura 30 Comuni della Lombardia, compresi fra il Lago di Como e il Lago Maggiore, collegandoli direttamente al centro di Milano; ma che, a differenza delle "opere faraoniche" giustamente esecrate anche dal Capo dello Stato, non solo non ha alcun apprezzabile impatto negativo in senso ambientale e territoriale, ma ha anche - sentite un po' - un costo prossimo allo zero: è infatti una lunga pista ciclabile che sfrutta per la maggior parte tracciati già esistenti, e che non chiede che di essere completata (e normativamente protetta) per poter assicurare lo sviluppo di relazioni virtuose multifunzionali fra i luoghi di un paesaggio unico e delicato, teatro suo malgrado del fallimento del sogno fordista italiano ma tuttora percorso da una rete saldissima di presidii territoriali di enorme importanza patrimoniale. Il suo progetto è stato presentato proprio ieri a Cassinetta di Lugagnano, Comune divenuto ormai simbolo della lotta contro il consumo di suolo e per il governo autosostenibile e condiviso del territorio, e legato al Nuovo Municipio da una fitta rete di relazioni di collaborazione: vi ci rimandiamo (qui una sintesi del progetto, qui la sua presentazione completa) senza aggiungere altro, convinti che la proposta basti da sola a farci riflettere su cosa sia veramente urgente costruire oggi in Italia; e anche sul vero senso da attribuire, nel ventre vischioso e opprimente della grande crisi, alla parola "grande".
In
corso a Roma gli incontri del Bilancio Partecipato del Municipio VII
Nel solco di
una tradizione ormai consolidata nei Municipi romani, anche il Municipio VII
(19 Kmq da Centocelle a La Rustica, per un totale di oltre 120.000 abitanti)
approda alla discussione
partecipata del Bilancio; e lo fa con
una lucidità e una chiarezza - concettuale, programmatica e propositiva - che,
per venire da un organismo comunale, sono veramente fuori del Comune.
Fino
al 5 Novembre la Rete in Bolivia per
il "Buen Vivir"
Il Nuovo Municipio e "A Sud"
co-promuovono, nel Paese latino-americano, una missione di
amministratori locali che - una
volta tanto - nasce a fini non di aggressione o di finta solidarietà, ma
piuttosto di coordinamento e reciproca conoscenza fra comunità locali che, pur
con coordinate geografiche e sociali differenti, fronteggiano la stessa realtà;
armate di un progetto comune.
Giovedì prossimo Milano
"cambia la
rotta"
La crisi dei modelli occidentali di
"sviluppo" è tristemente nota a tutti, come anche la necessità di
abbandonarli presto per potervi sopravvivere; meno chiara è la direzione verso
cui orientare la fuga, che deve scaturire non da sforzi teorici individuali, ma
da un processo di elaborazione condivisa: un incontro coi promotori di un appello coraggioso
ci invita, appunto, a tracciarne la rotta.
Dal 12 Novembre le
"Giornate di Montaione" su Democrazia e Partecipazione
La Legge Regionale toscana sulla
partecipazione rappresenta il primo tentativo serio di far dialogare tra loro due
principi di democrazia finora ritenuti antagonistici; a un anno dal suo esordio
operativo, tre giornate di studio e di confronto tracciano un bilancio in progress dell'impresa con l'aiuto di
esperti di livello mondiale - e naturalmente del Nuovo Municipio, suo primo
promotore.
A Reggio Emilia dal 18 al
20 Novembre proviamo a tornare giovani; partecipando
Apre ad una fascia sociale tanto negletta
dalla scienza quanto spudoratamente corteggiata dal business, quella dei
giovani, la nona Conferenza
dell'Osservatorio Internazionale della Democrazia Partecipativa, che tocca l'Italia - dopo il resto d'Europa e
l'America Latina - con l'intento di rilevare e liberare le loro energie
innovative per una crescita generale della democrazia.
Il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il "web 2.0" non serve solo per
chiacchierare o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e
capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso,
resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro
casuale. Anche
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