Newsletter
settimanale della Rete del Nuovo Municipio
n. 147,
24 Luglio 2009
UNA FONTANA DI ACQUA PUBBLICA
PER ALLEGGERIRE LA VITA
Una delle irrazionalità più patenti del nostro sistema economico consiste certamente nello spostamento sistematico del centro del valore dal prodotto ai suoi complementi commerciali (l'imballaggio, la confezione, la presentazione, la comunicazione e via dicendo), cosa tanto più evidente a proposito dei prodotti, come l'acqua, il cui basso costo industriale incide già strutturalmente in misura risibile sulla determinazione del prezzo al consumo. Come noto, il risultato immediato di questa stortura è una crescita esponenziale e gratuita sia dei prezzi stessi, sia degli importi di materiali, attività ed energia necessari ad alimentare il ciclo, sia degli scarti e dei rifiuti che esso produce; quello a lungo termine, invece, una progressiva astrattizzazione, una virtualizzazione dell'oggetto dello scambio che finisce col sopprimere tutte le sue proprietà materiali trasformandolo in un mero simulacro intercambiabile, supporto indifferenziato di transazioni che seguono leggi loro proprie e su cui nessuno, a conti fatti, possiede un potere reale. Per contrastare questa pericolosa deriva (nella quale in sostanza è da ricercare la radice della presente crisi globale), alcune piccole pratiche locali provano a tagliare di netto i cosiddetti "costi aggiuntivi" mettendo i beni pubblici direttamente a disposizione del pubblico: è il caso di quella con cui oggi riprendiamo la nostra rassegna settimanale di buone pratiche neomunicipaliste, la "Fontana Leggera" che a Monterotondo - Comune membro della Rete in Provincia di Roma - ha erogato in poche settimane, a beneficio di tutti i cittadini, oltre 100.000 litri di acqua da bere, liscia o gassata, pregiata sotto il profilo organolettico e, soprattutto, completamente gratuita. In soli 50 giorni di funzionamento, la sua distribuzione ha evitato la produzione e lo smaltimento di circa 68.000 bottiglie di plastica, l'immissione in atmosfera di oltre 4 tonnellate e mezza di anidride carbonica, il consumo di 88.400 KWh di energia e di 34.450 litri di altra acqua che sarebbero stati necessari a produrre le bottiglie; e ha avuto in più l'effetto (simbolico, culturale e programmatico) di riaffermare la natura eminentemente pubblica, non mercificabile e di diritto inalienabile di un bene che solo in pochi oramai - fra Enti locali finanziariamente strangolati, produttori interessati e distributori senza scrupoli - considerano ancora "comune" a pieno titolo. Inutile per noi commentare questi risultati, se non per sottolineare un dato ulteriore, ossia che l'intera impresa è costata al Comune un totale di 18.000 euro - vale a dire poco più della metà dei circa 30.000 che i cittadini avrebbero dovuto spendere per acquistare l'acqua erogata fino ad ora, sotto forma di bottiglie di acqua minerale, in un supermercato: considerato che l'impianto dovrebbe poter funzionare ancora per un certo numero di anni, è davvero necessario aggiungere altro?
Da domani a Ferragosto il III DEAfest
nella Vallata del Gallico
Di solito la riscoperta di antiche
tradizioni si risolve in poco più che una pretestuosa operazione di archeologia
socio-territoriale; non è così per questo Festival della
Natura, della Cultura e delle Tradizioni in Aspromonte, per cui il ritorno ragionato alla
Terra vale come fil rouge per
raccontare - e proporre - forme antiche e nuovissime del rapporto fra comunità
e territori.
Una settimana per progettare un territorio condiviso: da
domani a San Cassiano di Lecce
La riprogettazione partecipata di un
pezzo di città è cosa oramai abituale, da quando la partecipazione è all'ordine
del giorno; ma che succede quando queste azioni vertono su aree vaste, come
quella detta dei "Paduli"? Che ci offrano la chiave per ri-formare i
rapporti città/campagna - e con essi il modello di "sviluppo" che li
ha generati? Risposte possibili in una settimana
interattiva.
Continua a Roma l'"Altra" Estate
Si estende camaleonticamente a tutti i giorni
dell'estate incipiente il ciclo che, a partire dalla terza Domenica di ogni mese, prova a restituire alla produzione e allo
scambio una dimensione concreta e una natura cooperativa per mostrare, nella
cittadella che ne porta il nome, come l'economia "altra" goda oggi di
una salute assai più florida della sua controparte tradizionale.
A Siena dal 23 al 27
Agosto promozione della salute
ed empowerment della comunità
Combattere la centralizzazione
dirigistica di temi strategici ad elevata complessità, come la salute, per
affidarne la gestione, in prospettiva, alle competenze autonome delle comunità
locali, fornendo loro in pari tempo una occasione di crescita ad ampio raggio:
è il programma di questo laboratorio di
comunità per cui la
salute diventa semplicemente il bene
comune.
Fare sostenibilità: buone pratiche e autocostruzioni a
Policastro il 12 e 13 Settembre
Sembra il titolo di un paludato convegno
fra i tanti attraverso cui l'accademia studia qualcosa che, almeno nei casi
migliori, altri fanno; invece si tratta di un corso pratico per
realizzare pannelli solari termici in
totale regime di auto-costruzione: un piccolo ma fattivo contributo alla
riconversione energetica locale e globale - con entrambi gli occhi,
naturalmente, rivolti a Sud.
Dal
28 Ottobre la Rete in Bolivia per
il "Buen Vivir"
Il Nuovo Municipio e "A Sud"
co-promuovono, nel Paese latino-americano, una missione di
amministratori locali che - una
volta tanto - nasce a fini non di aggressione o di finta solidarietà, ma
piuttosto di coordinamento e reciproca conoscenza fra comunità locali che, pur
con diverse coordinate geografiche e sociali, fronteggiano la stessa realtà;
armate di un progetto comune.
A Reggio Emilia dal 18 al
20 Novembre proviamo a tornare giovani; partecipando
Apre ad una fascia sociale tanto negletta
dalla scienza quanto spudoratamente corteggiata dal business, quella dei
giovani, la nona Conferenza
dell'Osservatorio Internazionale della Democrazia Partecipativa, che tocca l'Italia - dopo il resto d'Europa e
l'America Latina - con l'intento di rilevare e liberare le loro energie
innovative per una crescita generale della democrazia.
Il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il "web 2.0" non serve solo per
chiacchierare o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e
capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso,
resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro
casuale. Anche la Rete si è ora dotata di questo strumento: venite a trovarci
su "FaceBook", c'è da sentirne - e da dirne - delle belle.
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