Newsletter
settimanale della Rete del Nuovo Municipio
n. 140,
4 Giugno 2009
DA UNA POLITICA VIZIOSA AI
COMUNI VIRTUOSI
In questa tormentata e acrimoniosa vigilia
elettorale, al termine di una campagna per le elezioni europee e amministrative
in cui abbiamo sentito parlare di tutto fuor che dell'Europa e delle nostre
città, abbiamo - come potete vedere dal seguito - una severa difficoltà a
reperire appuntamenti e notizie che valga la pena di segnalare: la tensione e
l'attenzione stanno per trasferirsi dalle parole ai numeri, e ambedue queste
astrazioni sembrano del tutto ignare di quei contenuti materiali della politica
di cui consta la proposta del Nuovo Municipio. Anticipatamente delusi dal
presente, ci permetteremo dunque una breve escursione nel recente passato, una
"visita guidata" (da Marco
Boschini, che ringraziamo per averci fornito l'articolo che trovate in calce e sul nostro web) in una realtà che
appare lontana anni luce da quella che ci circonda, e invece - grazie al Cielo
o a chi per Lui - è a pochi passi da tutti noi: il periodo è lo scorso mese di
Aprile, il posto Cortandone, un Comune dell'Astigiano che ha trasformato lo
svantaggio gestionale delle piccole dimensioni in un vantaggio politico, riscrivendo
il proprio Piano Regolatore secondo i due principi sinergici della piena
partecipazione e del consumo zero di territorio. Una pratica eccellente che ci
viene dalla nostra Rete "sorella" dei Comuni Virtuosi,
con cui già da tempo abbiamo allacciato rapporti di collaborazione e di mutuo
sostegno, e che comincia proprio ora a godere della meritata celebrità
mediatica; un'esperienza, inoltre, sviluppata insieme anche a quell'altro
movimento le cui prospettive si intrecciano strettamente con quelle del Nuovo
Municipio, quello per lo "Stop al consumo
di territorio" che, in modo lieto e inatteso, sta
diventando proprio in questi giorni una priorità ineludibile dell'agenda
politica vera - così lontana da quella simulata dei leader e dei loro
comunicatori. Una storia, dunque, che non potrà che accentuare la percezione di
questo divario, fra una politica professionale "grande" all'insegna
del vizio ed un "piccolo" agire collettivo che, al contrario, continua
imperterrito a cercare la virtù; a voi di decidere - nella riflessione e nella
prassi - da che parte sta la ragione.
Da "Stop al consumo di territorio" un
questionario dirimente per i candidati sindaci
A ridosso delle elezioni, una volta
stemperata la carica polemica che poteva minarne la trasversalità, anche noi del
Nuovo Municipio possiamo dare spazio al questionario
allestito, dai nostri amici di "Stop al consumo di territorio", per
saggiare la volontà dei candidati di riconvertire in bene comune quello che decenni di politiche territoriali dissennate
hanno trasformato in "male comune"; ripromettendoci, a risultati
elettorali acquisiti, di redigere e diffondere noi stessi (sulla sua falsa
riga) un analogo questionario per gli eletti - in cui passare dalle parole ai
fatti.
Il 19 e il 20 di Giugno, a Lisbona, il III Incontro portoghese
sul Bilancio Partecipativo
Benché in modo ancora non completamente
formalizzato, sta nascendo in Portogallo qualcosa di molto simile alla nostra Rete
del Nuovo Municipio: si tratta di un coordinamento tecnico, politico e
operativo di tutte le esperienze lusitane di Bilancio Partecipativo che, in questo incontro, cerca linee di sviluppo e di progetto comuni -
ma pur sempre non comuni.
Dalla scienza alla pace nel VII Meeting di San Rossore: apertura
l'8 di Luglio
"La scienza motore dello sviluppo, la
pace motore del mondo": è questo il tema programmatico di una nuova
edizione del meeting
internazionale, organizzato
dalla Regione Toscana, che disegna nuove "visioni globali" come
realizzazione e inveramento delle istanze locali, all'interno di una
prospettiva che - stavolta più che mai - somiglia a quella del Nuovo Municipio.
Continua a Roma, ogni mese fino a Dicembre, l'AltraDomenica
Riecheggia il titolo di un vecchio (e
molto amato) programma televisivo questo ciclo che, la terza Domenica di ogni mese, prova a
restituire alla produzione e allo scambio una dimensione concreta e una natura
cooperativa per mostrare, nella cittadella che ne porta il nome, come
l'economia "altra" goda di salute assai migliore della sua
controparte tradizionale.
Il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il "web 2.0" non serve solo per
chiacchierare o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e
capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso,
resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro
casuale. Anche la Rete si è ora dotata di questo strumento: venite a trovarci
su "FaceBook", c'è da sentirne - e da dirne - delle belle.
"La Partecipazione in Comune": partito il
premio della Rete per le buone pratiche locali
È un'idea che
accarezziamo da diversi anni, quella di istituire un premio per quanti - alle
diverse scale locali - lavorano alla promozione e alla costruzione della
democrazia partecipativa: un premio non celebrativo ma propositivo, non alla memoria ma alla pratica; finalmente, pare che quest'anno ci siamo riusciti:
tutti i dettagli sono nella nostra pagina delle news.
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______________
Da Cortandone una lezione di democrazia
- e di sostenibilità
di Marco Boschini
Ecco, finalmente, il
modo corretto di affrontare l’avvio della definizione di un nuovo Piano
Regolatore Comunale; ad insegnarcelo è il piccolo Comune di Cortandone
(provincia di Asti, poco più di 300 abitanti) che nei giorni scorsi ha deciso
di iniziare l’iter per la nuova riscrittura del proprio strumento urbanistico “alla
luce del sole”, ovvero rendendo partecipi da subito tutti i suoi cittadini
attraverso un primo incontro pubblico a cui sono stati invitati anche i
rappresentanti dell’Osservatorio del Paesaggio del Monferrato e dell’Astigiano
e del Movimento per lo “Stop al Consumo di Territorio”.
Il primo approccio si è tenuto nella sede della Pro Loco di Cortandone lo
scorso 10 Aprile e si è aperto con le considerazioni dell’attuale Sindaco
Giorgio Brosio, che ha delineato la visione
dell’amministrazione (in carica fino alla prossima tornata elettorale di
Giugno) e la sua personale, dichiaratamente a favore di un Piano Regolatore che
segua le proposte del Movimento nazionale “Stop al consumo del territorio”,
costituitosi poco prima di Dicembre grazie ad un avvio natio che ha origine
proprio nell’area del Monferrato, Langhe e Roero per
limitare la cementificazione delle aree verdi e boschive. Brosio
ha sottolineato che il Piano Regolatore Comunale non subisce modifiche da quasi
vent’anni ed ha aggiunto: «Ho aderito al movimento a
livello personale, ora lo propongo come Sindaco».
Una dichiarazione che cade in piena campagna elettorale, un momento normalmente
non adatto per promuovere iniziative delicate come la ri-definizione del Piano
Regolatore. Ma l’amministrazione di Cortandone è abituata ad assumersi le
proprie responsabilità: lo scorso anno, sostenendo la candidatura ad area
protetta di una porzione della propria area comunale, dopo accese proteste Brosio aveva presentato le proprie dimissioni, ritirate
successivamente insieme al progetto stesso. Ora la nuova proposta: «A
Cortandone abbiamo una ventina di case invendute da tempo, una trentina in
tutto gli edifici abbandonati e ciò mi fa pensare che, evidentemente, non
abbiamo bisogno di nuove costruzioni».
Alessandro Mortarino del Movimento per lo “Stop al
Consumo di Territorio” ha portato un esempio virtuoso: «Il comune di Cassinetta
di Lugagnano, nel Milanese, ha preventivamente
effettuato un censimento degli edifici e grazie a quei semplici dati raccolti,
il tavolo partecipato tra Amministrazione e cittadini ha tratto le dovute
conseguenze, concordando sul fatto che non vi era necessità alcuna di nuove
costruzioni, ma solo di agevolare la ristrutturazione ed il miglioramento del
patrimonio edilizio già esistente».
Marco Devecchi, presidente dell’Osservatorio del
Paesaggio del Monferrato e dell’Astigiano, ha messo in luce la percezione che
il turismo moderno mostra nei confronti di aree in grado di conservare le
proprie caratteristiche naturali e la bellezza dei luoghi. L’area circostante
Cortandone ha caratteristiche uniche: colline e boschi che accompagnano
morbidamente alcune perle architettoniche di quel “Romanico astigiano” che
ancora non si è stati capaci di valorizzare nel miglior modo e che merita ben
diverse attenzioni.
E le direttive della Regione Piemonte confermano queste esigenze, come ha
spiegato l’Architetto Agostino Novara, Responsabile del Settore Urbanistico
Territoriale della Regione Piemonte per la Provincia di Asti: «Secondo le più
recenti e consolidate norme europee, si deve progettare oggi con il minor costo
ambientale», dalle emissioni in atmosfera all’inquinamento acustico «consumando
il minor terreno agrario possibile».
Ovviamente in sala, nel primo incontro, non tutti i cittadini si sono mostrati
orientati ad un piano rigorosamente “decementificato”; qualcuno ha sottolineato
l’esigenza di consentire ai pochi giovani artigiani presenti a Cortandone, la
possibilità di edificare nuovi piccoli capannoni.
Ma la presenza di aree produttive già disponibili nell’adiacente Comune di Monale, ha immediatamente fornito una soluzione possibile
alle esigenze proponendo, di fatto, una logica di pianificazione non
esclusivamente municipale.
Cortandone ha recentemente avviato un progetto per dotare il paese di un
negozio/spaccio, dopo molti anni di assenza di un esercizio pubblico. Accedendo
ad un Bando della Regione, l’amministrazione ha attivato il progetto di
recupero di una struttura pubblica (coperta per l’80 % da finanziamenti
regionali), all’interno della quale troverà posto un locale che verrà dato a
breve in gestione a privati e che dovrà consentire la vendita di commestibili
primari per la popolazione locale e la promozione di produzioni del territorio
(a “filiera corta”) anche per una utenza turistica.
Negli orientamenti dell’amministrazione, è considerata anche l’evenienza di
rilocalizzare altrove (in una zona attigua all’area produttiva di Monale) una segheria attualmente insediata nel centro del
paese e di provare a “mettere in rete” il nuovo esercizio pubblico, l’attuale
sede della Pro Loco (anche ristorante e bar) ed alcune strutture ricettive già
presenti, per avviare una forma di “albergo diffuso” da offrire ai tour
operators della zona. Cortandone dista, infatti, pochi chilometri da Castelnuovo Don Bosco, area di importante flusso turistico
religioso.
Bene, la discussione è avviata. Seguiremo con particolare attenzione lo
sviluppo di questa importante iniziativa di partecipazione “dal basso”, che ci
pare la migliore (anzi: l’unica …) proposta corretta che una moderna
amministrazione deve essere in grado di attuare per stabilire le “regole del
gioco” di una Comunità locale seriamente interessata al proprio futuro ed a
quello delle prossime generazioni….
Testo di Marco Boschini, Associazione dei Comuni Virtuosi; info: http://www.comunivirtuosi.org, http://www.marcoboschini.it, http://www.portalasporta.it.