Nuovi Municipi

Newsletter settimanale della Rete del Nuovo Municipio

n. 133, 25 Marzo 2009

www.nuovomunicipio.org

 

 

PARTECIPARE: DALLA CESSIONE DI POTERI ALLA CREAZIONE DI POTERE

In quegli anni ’90 del secolo scorso in cui - non solo noi, ma tutto il mondo - abbiamo cominciato ad occuparci di democrazia partecipativa, si riteneva in genere che la partecipazione fosse essenzialmente un processo di cessione progressiva di poteri dagli amministratori agli amministrati, un semplice meccanismo redistributivo e di allargamento delle dinamiche di decisione che solo talvolta, incidentalmente, metteva capo ad un vero e proprio empowerment delle comunità partecipanti. Da questa interpretazione, un po' ingenua e interamente modellata sulle pionieristiche esperienze brasiliane che tenevano banco in quegli anni, scendevano logicamente due corollari: il primo, attribuendo alle pratiche partecipative un valore esclusivamente formale, le valutava tutte positivamente a prescindere dai contenuti che esse potevano veicolare; il secondo ne affermava la natura ora più, ora meno esplicitamente antagonistica rispetto al sistema della rappresentanza, con cui esse venivano viste competere per il controllo degli stessi poteri e ambiti di decisione. Gli anni trascorsi, insieme alle nostre finanze e al nostro potere d'acquisto, hanno largamente messo in crisi questi due assunti: il primo è stato clamorosamente smentito dal vasto fiorire di casi di partecipazione fasulla, improduttiva o puramente episodica, il secondo invece da quello - ben più vasto, per fortuna, tanto da riempire il nostro archivio di buone pratiche sul web - di casi in cui le pratiche della partecipazione hanno dato vita a intrecci virtuosi e solidali con quelle della democrazia ordinaria, rafforzando contemporaneamente il versante istituzionale e quello sociale dei percorsi attivati di decisione condivisa. Questa doppia caduta dovrebbe ormai aver persuaso anche i suoi più fervidi assertori a rivedere la loro lettura della partecipazione come pura tecnica di redistribuzione di prerogative decisionali, per abbracciarne una - più complessa e matura - che la vede come principio fondativo tout court del potere delle comunità e dei loro rappresentanti, come momento non di cessione ma di creazione ex novo di potere reale: quello che a Grottammare ha permesso di resistere alle pressioni immobiliariste costruendo una pista ciclabile invece di un coacervo di villette, a Guspini di ridurre la dipendenza da combustibili fossili e da flussi finanziari e tecnologici sovraordinati usando la lana per coibentare gli edifici, a Montespertoli di salvarsi dallo strangolamento di vecchie pratiche consolidate di gestione del territorio cominciando a disegnarlo insieme. Casi eccellenti che richiedono rivisitazioni non solo teoriche ma pratiche, mostrandoci la strada che porta da una concezione di facciata ad una veramente sostantiva del Nuovo Municipio: quella che speriamo si affermi senz'altro nell'Assemblea della Rete del prossimo 3 Aprile a Firenze; alla quale vi invitiamo fin da ora - attribuendo alla parola il senso pregnante e gravido di conseguenze che abbiamo definito - a partecipare.

 

 

Domani a Magliano Sabina la sostenibilità come antidoto alla crisi
Se fino a pochi anni or sono la sostenibilità poteva sembrare un'opzione virtuosa e innovativa ma difficilmente perseguibile, la crisi globale di oggi la rende una scelta forzata, da promuovere in maniera integrata e consapevole a partire da distretti d'eccellenza locale - come l'Alto Lazio che ospita
questo convegno di taglio tipicamente neomunicipalista.

La crisi: come ci siamo finiti e come uscirne? La risposta Venerdì in Val di Susa

Non è più un mistero come la crisi sia frutto di operazioni spregiudicate di chi, negli anni recenti, si è trovato a gestire un potere finanziario spropositato grazie alle debolezze strutturali del nostro modello di "sviluppo"; comprenderne le cause deve dunque portare a individuare delle vie d'uscita concrete e praticabili: ci prova ad Avigliana questo dibattito pubblico.

Sabato a Capo d'Orlando ritroviamo Placido Rizzotto
Sembra un incontro culturale,
questo cineforum intorno al film sul giovane sindacalista siciliano ucciso dalla mafia; e invece, con il contributo del Nodo Siciliano della Rete che lo co-promuove, può trasformarsi in un momento di riflessione e di coordinamento di chi ha capito che lottare contro il malaffare può solo significare costruire nuova democrazia.

 

Mercoledì prossimo il passato e il presente della partecipazione a Firenze
In Toscana, come recita la nostra home page, "la partecipazione è legge" ormai da più di un anno: in questo periodo, sono realmente cambiati in senso inclusivo gli assetti dei processi di decisione, o la parziale istituzionalizzazione ne ha solo smorzato la carica innovativa e di autogoverno? Se ne parla nell'incontro pubblico segnalato sul nostro blog.

 

Scopi, ambiti e metodi della partecipazione: si chiude il 1° Aprile il corso di Bologna
Quando lo vediamo, sappiamo tutti riconoscere un processo partecipativo; ma qual è il tratto che accomuna le pratiche della nuova democrazia rendendole un'alternativa reale e praticabile in campo economico, politico e sociale? Un catalogo di risposte possibili in un
corso di formazione promosso da CAmInA - col supporto teorico e operativo del Nuovo Municipio.

 

A Firenze il 2 e 3 Aprile studiamo la democrazia partecipativa
Partecipare fa sempre bene; ma quali sono i contesti (normativi, socioeconomici, culturali) in cui può incidere effettivamente sulla vita e sul futuro delle comunità? Quali sono gli scenari di integrazione e/o di conflittualità della partecipazione rispetto alla rappresentanza? Prova a rispondere un
convegno che - col supporto della Rete - si chiede prima di tutto "che fare?".

 

Il 17 Aprile ad Arezzo il terzo Tavolo Nazionale sui Contratti di Fiume
Un Contratto di Fiume è un patto di solidarietà fra tutti gli attori che gravitano attorno ad un bacino fluviale, che garantisce e coordina il loro impegno verso la valorizzazione dei patrimoni locali e la condivisione di scelte "sviluppo" autenticamente autosostenibili. Forte di una tradizione pionieristica di lavoro sul tema, la Rete è parte attiva in questo
tavolo nazionale di coordinamento.

 

Da Gennaio il Nuovo Municipio "ci mette la faccia"
Il "web 2.0" non serve solo per chiacchierare o curiosare nelle case altrui, ma anche a dare visibilità e capacità di interazione creativa a gruppi ed eventi che, senza di esso, resterebbero confinati nelle nicchie anguste e sterilizzanti dell'incontro casuale. Anche la Rete si è da poco dotata di questo strumento:
venite a trovarci sul social network "FaceBook", c'è da sentirne - e da dirne - delle belle.

 

"La Partecipazione in Comune": nasce un premio della Rete per le buone pratiche locali
È un'idea che accarezziamo da anni, quella di istituire un premio per quanti - alle diverse scale locali - lavorano alla promozione e alla costruzione della democrazia partecipativa: un premio non celebrativo ma propositivo, non alla memoria ma alla pratica; finalmente, pare che quest'anno ci siamo riusciti: tutti i dettagli e le modalità di partecipazione sono nella nostra pagina delle news.

 

 

Iscriviti alla Rete del Nuovo Municipio

Per crescere, la Rete ha bisogno del vostro sostegno: in termini di idee, di attività, di proposte - ma anche finanziari. Non dimenticate dunque di perfezionare o rinnovare la vostra iscrizione all'Associazione per il 2008-2009: sulla pagina dedicata del nostro sito web troverete tutte le informazioni necessarie. Le quote possono essere versate sul C/C intestato a "Associazione Rete del Nuovo Municipio" presso la filiale di Firenze della Banca Popolare Etica, il cui codice IBAN è IT43X0501802800000000111102; per tutte le altre notizie potete rivolgervi alla nostra Segreteria al numero 333 8381901. Grazie per stare contribuendo a fare, della Rete, la vostra Rete.