Nuovi Municipi

Newsletter settimanale della Rete del Nuovo Municipio

n. 120, 13 Novembre 2008

www.nuovomunicipio.org

 

 

DALLA FINE DELLA POLITICA ALLA FINE DELL'ECONOMIA?

Sul finire del secolo scorso un folto gruppo di intellettuali, preoccupati o entusiasti delle opposte derive - autoritarie o movimentiste - che l'agire politico minacciava di prendere, lanciò un'estesa discussione sul tema della "fine della politica" (in buona parte contenuto nel libro di Angelo Bolaffi e Massimo Ilardi dell'86, di recente rivisitato dai lavori di Andrew Gamble e Giorgio Barberis / Marco Revelli): il progressivo restringersi degli spazi di contrattazione fra gli attori in campo portava ad un'estinzione oggettiva dell'attività politica, ridotta a puro suggello formale di dinamiche e rapporti di forza che avevano luogo regolarmente al di fuori del suo ambito di controllo. Una cosa del genere sta accadendo oggi all'economia: il predominio globale di flussi di capitale finanziario, completamente spersonalizzato e ormai da tempo fuori controllo, determina una sostanziale inabilitazione di tutti i soggetti tradizionali della contrattazione economica a far valere le proprie opzioni - anzi, una generale obnubilazione di queste stesse opzioni, tutte travolte in una prassi (e in una balorda etica) definitivamente dominata dalla necessità e dall'emergenza. Si pensi ai lavoratori: proprio di ieri è la notizia di una frattura inaudita fra le tre anime del sindacato italiano, due delle quali - a detta della terza - si sarebbero addirittura messe a trattare separatamente con le controparti istituzionali e sociali isolando la terza (il che, se fosse verificato, ci darebbe incidentalmente modo di capire chi veramente è, oggi, la Sinistra in Italia). Si pensi agli Enti locali, stretti nella morsa di una crisi finanziaria ormai cronicizzata, che non riescono a far fronte alle esigenze del welfare se non svendendo sempre più ampi brani di beni e servizi comuni. Si pensi agli stessi imprenditori, per cui la delocalizzazione, l'esternalizzazione di gestione e la progressiva perdita di controllo societario diventano, ogni giorno di più, scelte obbligatorie. Ebbene, in questo panorama tetro in cui, piuttosto che "forze", si confrontano ormai solo impotenze, qualcosa di segno diverso imprevedibilmente accade: succede che i cittadini di una Regione vanno a discutere per un giorno intero, con la sua Amministrazione, di cosa è bene, si può, si deve o non si deve fare nella programmazione e nella progettazione dell'economia locale (è successo l'8 Novembre a Roma, capoluogo - oltre che dello Stato - anche di un territorio regionale in cui ben 114 Comuni hanno avviato esperienze di partecipazione inclusiva alle politiche di spesa). Economia partecipata, la chiamano; e non sembra affatto moribonda quanto quella ufficiale, anzi. Ma cose analoghe succedono un po' dappertutto, là dove l'estetica della paura e della costrizione cede il passo alla pratica della speranza e della costruzione comune: succedono, non da ultimo, proprio in quei Nuovi Municipi di cui queste righe, ogni settimana, vi parlano. Il che ci fa guardare al nostro tema di oggi in modo leggermente differente: non sarà che quelle fini ingloriose che tutti piangiamo, la fine della politica, la fine dell'economia, siano semplicemente il preludio ad un nuovo modo, radicalmente diverso, di intendere e praticare sia la politica, sia l'economia? Non sarà che le nuove energie di cui abbiamo bisogno, per inaugurare questo nuovo corso, vengano proprio dai cittadini? Non sarà, in altre parole, proprio il potere generato dalla partecipazione e dalla condivisione delle scelte a sciogliere d'un sol colpo, come il nodo di Gordio, l'oscuro reticolo di incapacità incrociate che ci tiene legati ad un'inattività solo apparentemente obbligata? Per noi, in senso analitico, la domanda (lo sappiamo) è soltanto retorica; al nostro lavoro, da ora in avanti, la sfida di rendere la risposta ovvia - anche in sede pratica.

 

 

Sabato a Firenze un Town Meeting virtuale sui cambiamenti climatici
All'interno del percorso di attivazione della LR sulla partecipazione, co-gestito dalla Rete, la Regione Toscana propone un
momento di riflessione a scala europea sul climate change, tema che - volenti o nolenti che siamo - definisce il terreno materiale su cui si confronteranno idee e pratiche della democrazia; e lo dedica ai giovani, titolari del mutamento di politica e cultura.

 

Si apre il 22 ad Aprilia il secondo Forum Nazionale dei Movimenti per l'Acqua
Nuovo
incontro plenario per il "popolo dell'acqua" che, a due anni e mezzo dal primo e con alle spalle ormai una tradizione di mobilitazione (condivisa per larghi tratti anche con il Nuovo Municipio), proprio non ci sta a restare muto - come i pesci - di fronte alla sordità elettiva che la politica e le istituzioni hanno sviluppato verso le lotte in difesa dei beni comuni.

 

Da Como, il 25, 100 alternative possibili alla Legge finanziaria
Malgrado quanto un'informazione miope e interessata vorrebbe farci credere, quella del cannibalismo sociale e della sospensione di welfare e diritti non è l'unica strada percorribile per l'economia italiana: un gruppo di vecchi compagni di strada del Nuovo Municipio ne indica altre 100 in un meeting a pochi passi da Cernobbio, tempio forzato del neoliberismo; i dettagli sul nostro blog.

 

A San Giuliano Terme il 27 tutte e tutti sulla via della partecipazione
Quella della partecipazione è certamente una strada difficile e tortuosa, costosa e dagli esiti sempre imprevedibili; non intraprenderla, però, costa nettamente di più in termini di perdita di controllo sul futuro di comunità e territori: la riprova in
un incontro fra Nuovo Municipio, Regione Toscana e Sbilanciamoci! promosso da un Comune che lo ha capito perfettamente.

 

La terra trema a Milano dal 28 al 30 di questo mese
Benché oppresse da decenni di politiche di sfruttamento miope e sconsiderato, la terra (come luogo dell'agricoltura) e la Terra (come nostro pianeta) tornano a tremare di rabbia e di fermento al Leoncavallo di Milano, dove - sotto la minaccia incombente dell'Expo - per
tre giorni rivive il sogno/progetto di liberazione che fu il Nuovo Municipio di Luigi Veronelli.

 

Ridiscutiamo - e rilanciamo - il Bilancio Partecipativo: a Belo Horizonte l'11 e 12 Dicembre
Di solito, le celebrazioni sono avare di contenuti innovativi e concreti; non è così per questo
grande seminario che, per i 15 anni della partecipazione nella città brasiliana, vuole studiare tecnica e strategia del suo strumento principe per riqualificarlo entro un'impresa collettiva ed estesa di radicamento sostanziale della democrazia; con la Rete invitata d'obbligo.

 

 

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