Nuovi Municipi

Newsletter settimanale della Rete del Nuovo Municipio

n. 116, 16 Ottobre 2008

www.nuovomunicipio.org

 

 

SETTANTA ANNI DOPO
La notizia è di quelle che non hanno bisogno di commenti: la Camera dei Deputati ha da poco approvato (con 265 voti favorevoli, 246 contrari e 1 astenuto) una mozione - presentata dal Capogruppo della Lega Nord - che propone la creazione, nella scuola dell'obbligo, di "classi di inserimento" separate per gli alunni stranieri (quelli che non superano prove preventive di competenza nella lingua italiana), istituendo di fatto un regime di apartheid nell'istruzione pubblica. Per ora, va detto, si tratta semplicemente di una mozione; a prescindere però dalla - peraltro concreta - possibilità che si trasformi in progetto di legge, essa rappresenta una prova di più (se ancora ve ne fosse bisogno) del livello a cui sono giunti l'imbarbarimento, l'autoreferenzialità e l'ideologizzazione della politica nel nostro Paese: un Paese i cui Rappresentanti, forse spaventati dalla contemplazione di un presente carico di tremende incognite, scelgono di riportare l'orologio indietro di settant'anni esatti, tornando a quel 1938 che vide la promulgazione delle leggi razziali fasciste. Certo è difficile parlare di cambiamento, di trasformazioni positive, di crescita della democrazia in una situazione come questa, in cui la chiusura stolida verso tutto ciò che è altro viene contrabbandata per sicurezza e la sicurezza reale - quella del lavoro e sul lavoro, del diritto e dei diritti, della sovranità, della pace, dell'integrità di ambiente e territorio - perde un pezzo ogni giorno che passa. Ma noi siamo convinti che questi settant'anni non siano trascorsi invano; e che, se non nelle aule istituzionali, nella vita reale siano accadute (e continuino ad accadere) cose capaci di portare oggettivamente in avanti l'asse di qualunque confronto, agendo, più che da vago antidoto contro i rigurgiti del passato, da basi tangibili su cui costruire un diverso futuro. Ed è proprio di questo futuro - del suo modo a volte indiretto e incerto, a volte sicuro e prepotente, di materializzarsi nel presente - che tentiamo settimana per settimana di raccontarvi la storia.

 

 

Governare con i cittadini? Si può, si deve. Fino a domani la kermesse di Reggio Emilia
Cresce nella coscienza comune e nelle pratiche dal basso, ma stenta ad affermarsi come alternativa reale alla vecchia politica: questa la sorte paradossale del nuovo modo di governare coi - e non i - cittadini, su cui ForMez e Comune di Reggio promuovono un
evento multidimensionale per il quale i Nuovi Municipi si segnalano automaticamente come proposta strategica.

 

Fino a Sabato a Roma i corsi seminariali dell'Università del Bene Comune
Da anni, ormai, l'Università del Bene Comune lavora per diffondere i principi tecnici e politici di una cultura capace di opporsi operativamente al processo di depauperazione globale determinato dal dominio dell'economia competitiva; questo ciclo, promosso dalla Facoltà della Mondialità, vuole studiare e insegnare come "vivere insieme" in un mondo assai somigliante al Nuovo Municipio.

 

Al via a Modena, col patrocinio della Rete, il Corso per volontari della cooperazione
Scadono domani sera le iscrizioni alla terza edizione del Corso - promosso dal Comune di Modena e patrocinato dalla Rete - che intende formare gli attori di primo piano in un settore vitale per il dispiegamento effettivo del progetto del Nuovo Municipio, quello della cooperazione internazionale. Info e modulistica su
modenacooperazione.it e sul nostro web.

 

Il 21 e 22 a San Severino Marche Beni Comuni, Servizi Pubblici e Welfare Locale partecipato
Se esternalizzare si deve, non farlo si può: svendere territorio e servizi comporta a lungo termine costi - in termini di sovranità e di democrazia - ben più elevati che non la gestione partecipata di Beni Comuni e Bene Comune; lo dimostra, in linea con una
tradizione di lavoro comune col Nuovo Municipio, un corso gratuito di formazione co-promosso da ATTAC! Italia.

 

Giovedì prossimo a Paderno Dugnano il Bilancio Partecipativo come nuova governance locale
Un grosso Comune della cintura milanese sperimenta da tre anni il Bilancio Partecipativo con una lucidità tale da renderlo principio di rinnovamento complessivo della politica e della democrazia: un
convegno con la Rete studia l'esperienza per collocarla entro un orizzonte progettuale ampio e condiviso, che diventa proposta immediatamente praticabile.

 

A Udine, il 24 e il 25, formazione e in-formazione sul Bilancio Partecipativo
Nonostante l'indubbia crescita - teorica e fattuale - delle pratiche di decisione condivisa che vi fanno riferimento, il Bilancio Partecipativo ha tuttora bisogno di un lavoro di specificazione di forme e contenuti che lo collochi entro una autentica impresa di trasformazione della società: un
seminario co-promosso dalla Rete prova ad avviarlo concretamente.

 

L'8 Novembre a Palermo proviamo a "Produrre e scambiare valore territoriale"
E' "Proposte di scenari possibili per una partecipazione dal basso" il sottotitolo di
questo confronto fra il Nuovo Municipio e le pratiche di democrazia e legalità radicali promosse da "Un'Altra Storia", l'associazione siciliana che fa capo a Rita Borsellino e per cui, in netta controtendenza, il concetto di società civile non ha ancora del tutto perso il senso progettuale.

 

Firmate anche voi per (ri)fare della città un bene comune
Partendo da Alghero (città di grande qualità ambientale e storica, minacciata dal turismo usa e getta e dalla totale assenza di pianificazione) un piccolo gruppo di studiosi chiede che si avvii - a tutti i livelli - un processo di ripensamento della città che sia anche una sua riappropriazione pubblica; la Rete, con il suo Presidente, è fra i promotori dell'appello: testo e info sono sul nostro web.

 

 

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