Newsletter
settimanale della Rete del Nuovo Municipio
n. 104, 26 Giugno 2008
Abolizione dell'ICI: ecco chi
paga il conto
Fin da quando se ne è
sparsa la voce, molti amministratori italiani hanno posto alla Rete quesiti
preoccupati sulla questione dell'abolizione dell'ICI. Gli interrogativi più
pressanti riguardavano, naturalmente, le fonti alternative di
approvvigionamento dei bilanci pubblici da attivare in compensazione del
mancato introito derivante sia dall'abolizione del tributo, sia
dall'introduzione del regime di parziale detassazione
del lavoro straordinario: grazie all'eccellente lavoro dei nostri partners di
Rassegna Sindacale, siamo in grado oggi di prospettare un quadro plausibile -
seppure ancora approssimativo - dei tagli di
spesa che si sono
resi necessari. A questa terrificante "lista della spesa" vanno
aggiunte le acute considerazioni dell'economista
Gianfranco Viesti - pubblicate su "La Gazzetta del
Mezzogiorno" già il 7 di Giugno - per cui la detassazione degli straordinari "favorisce ... i
lavoratori maschi (con meno vincoli di orario/familiari) delle imprese più
competitive (che hanno un'ampia domanda da soddisfare)", riducendo però
"l'opportunità di ... nuove assunzioni", scoraggiando
"l'occupazione femminile" e penalizzando "le aree, come il Sud,
dove si trovano i disoccupati"; quanto all'operazione ICI, oltre a
sopprimere "una fondamentale risorsa per i Comuni ... importante
soprattutto nell'ottica del federalismo fiscale" (in contraddizione dunque
con le priorità del programma di governo, per cui il tributo sembrava fatto su
misura), essa chiaramente "elimina una tassazione progressiva ... e quindi
favorisce proporzionalmente di più i contribuenti più ricchi". Ne esce l'immagine drammatica di una serie di decreti che -
lo diciamo senza dietrologie o inopportuni tributi alla logica delle
appartenenze e degli schieramenti - stanno perfezionando nel nostro Paese
un'opera estesa, mirata e consapevole di smantellamento delle politiche
pubbliche, e in particolare di quelle sociali. Niente male, per un Governo
insediatosi da neanche due mesi.
TAV in Val di Susa: pronto il report degli Enti locali
Rilasciato il
17 di questo mese, solo ora comincia ad essere diffuso il rapporto promosso - nell'ambito
dell'Osservatorio
sulla linea AV Torino-Lione - dagli Enti locali valsusini con il supporto di una expertise
tecnico-scientifica (e politica) della Rete. "F.A.R.E. Ferrovie Alpine
Ragionevoli ed Efficienti" il suo titolo, che rappresenta in modo
esemplare il passaggio - tipicamente neomunicipalista - dall'opposizione alla proposizione per un movimento che ha fatto epoca e scuola nel
nostro Paese: tutti i dettagli sulla nostra home page.
Un'altra economia è possibile? Stasera
le risposte - dal Chiapas alla Provincia di Napoli
L'Assessorato alla Pace Provincia di Napoli -
retto da Isadora D'Aimmo del nostro Direttivo -
propone questa sera un percorso di riflessione e di proposta che, a partire
dalle esperienze di commercio equo e solidarietà fra Italia e Chiapas, prova a delineare un percorso per andare da questa ad un'economia
veramente "altra": il programma è sul nostro blog.
Lunedì a Bologna la qualità della vita in città
E' "strumenti per progettare una
città a misura di bambini e comunità" il sottotitolo di questo convegno che, partendo da una esperienza
tutta bolognese di progettazione partecipata ed intersettoriale del sistema
della mobilità, arriva a disegnare forme nuove di fruizione della città in
generale da parte dei suoi abitanti più "deboli".
Il mondo come un grande parco
solidale il 3 di Luglio a Roma
Nel mondo della globalizzazione del
mercato e del confinamento locale e sociale dei diritti, i parchi possono
essere semplici "camere dei giochi" in cui isolare l'effervescenza
del diverso, o laboratori dove produrre forme nuove di socialità: un
convegno nella Città
dell'Altra Economia guarda al Sudamerica per
tracciare questo nuovo orizzonte.
Il 3 e 4 Luglio nasce la Rete Nazionale Spagnola per i Bilanci Partecipativi
E' la gemella spagnola della Rete del
Nuovo Municipio l'organizzazione che, dopo anni di lavoro comune nelle arene
locali e mondiali del FAL e del FAMSI, vede la luce vicino a
Malaga con l'intento di creare un'agorà per la crescita e il coordinamento
delle pratiche di democrazia partecipata: siamo tutti invitati al suo battesimo.
A Riace il 4 Luglio per
fare insieme "la scelta
dell'accoglienza"
In un Paese in cui il mito del clandestino
giustifica qualunque nefandezza, quella di accogliere non è
solo un'opzione tecnica o umanitaria, ma un'alternativa culturale e
politica che addita un sistema-mondo modellato sulla
convivialità delle comunità locali: un
convegno con la Rete
nella città per antonomasia dell'accoglienza cerca di prefigurarlo
compiutamente.
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