Newsletter
settimanale della Rete del Nuovo Municipio
n. 101, 5 Giugno 2008
È ironico - ma sta rapidamente
diventando tragico - come, in un'Italia in cui generalmente non si è nemmeno
sicuri di poter mangiare decentemente il giorno dopo, il tema principale
all'ordine del giorno sia proprio la sicurezza: una
sicurezza astrattamente negativa, passiva, puramente difensiva nei confronti
delle presunte aggressioni perpetrate quotidianamente da orde di clandestini che
- rubando, violentando, uccidendo o semplicemente sdraiandosi sui gradini di
una chiesa o sui marciapiedi delle stazioni - recano una minaccia mortale al
nostro "spazio vitale" - che in tedesco, per chi con la memoria non
sapesse andare più indietro di sessant'anni, si dice Lebensraum. Il lato tragico è che, con la sua confusa
complessione mitologica, questa pantomima di sicurezza offusca completamente le
determinanti fondamentali della sicurezza reale: la
sicurezza del lavoro e sul lavoro, del diritto e dei diritti, della salute e
del welfare, dell'ambiente e del territorio, della solidarietà, della pace e
della democrazia. Forse non c'è bisogno di ricordare - ma lo abbiamo già fatto
- a quali conseguenze portò in altri tempi un simile delirio securitario; di
sicuro, però, c'è l'urgenza di negare qualunque diritto di cittadinanza, nei
nostri territori mentali e fisici, a questo colossale fraintendimento, rendendo
per contrappasso clandestina un'idea di sicurezza che sta
generando mostri giuridici, politici e culturali a tutti i
livelli - dai regolamenti di polizia municipale, ai decreti e ai disegni di
legge (guardate la documentazione sul nostro web)
fino a ronde serali che, ai meno "flessibili", costa davvero parecchio
sforzo non associare ai pogrom. Mobilitarsi contro questo modo di vedere e di
fare non è solo una scelta di campo strumentale, è un imperativo morale; un
imperativo di sicurezza - per il vecchio come per il Nuovo Municipio.
"Idee fuori dal gregge" a Guspini
e nel Medio Campidano fino al 24 Giugno
Dura ben 24 giorni, e spazia per i molti
Comuni della Provincia sarda, questo percorso del tutto fuori scala che presenta idee e
pratiche nuove per il recupero di saperi e sapori antichi, tecniche
d'avanguardia per un ritorno alla socialità e all'economia della condivisione,
il tutto all'insegna di un tempo lento, recuperato e risanato come valore
comune.
Controcorrente: come costruire la pace con giustizia fino a
stasera a Condove
Il piccolo Comune valsusino
di Condove è salito agli onori della cronaca, di recente, solo per la
resistenza all'estesa aggressione del TAV; a riprova che, quando è sostenuta da
un disegno ampio e reticolare, l'opposizione può trasformarsi in progetto positivo, una Scuola di Pace si apre con un
convegno che ci dice
molto anche del Nuovo Municipio.
Le vie della partecipazione fra pratica e norma domani al
Forte dei Marmi
A 6 mesi dall'approvazione della Legge
sulla partecipazione, la Toscana e la Rete si interrogano
- in un grande seminario
internazionale - sugli spazi
di azione concreta che la nuova norma ha aperto, per le società e le
istituzioni locali, in un quadro segnato da una generale disaffezione verso le
forme tradizionali della vita politica e civile: partecipiamo.
"Trattar bene" i rifiuti è
possibile: la dimostrazione a Nettuno Sabato 7
La riflessione
e la formazione ecologiche diventano immediatamente politica, in questa istruttiva
scampagnata - nei dintorni di Roma - nel corso della quale un piccolo impianto
intelligente mostrerà come, all'interno di un approccio eco-etico, dei rifiuti
si possa fare tutt'altro che una montagna immane e insormontabile: info e contatti
sono nel nostro blog.
Anche la
Rete in marcia per il clima Sabato a Milano
Il contenimento dei mutamenti climatici
richiede non soltanto l'attuazione di strategie efficaci sul versante
tecnologico, ma anche l'adozione immediata di scelte strategiche consapevoli e
condivise concernenti il modello di
"sviluppo" locale e globale: una marcia con la Rete per le vie di Milano prova a
portarci più vicino a questo orizzonte.
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