Da RETE MERIDIONALE NUOVO MUNICIPIO
A ORGANI DI INFORMAZIONE

Resoconto dell’Assemblea di venerdì 10 giugno
Sala stampa dell’Aula Magna - Università della Calabria.

L’assemblea di costituzione della Rete Meridionale del Nuovo Municipio si è conclusa con l’istituzionalizzazione del Coordinamento dei Laboratori Territoriali e dei nodi della Rete. Oltre alle numerose adesioni già pervenute e rese note attraverso precedenti comunicati, sono giunte ulteriori adesioni di enti locali, associazioni, e studiosi da tutte le regioni del Sud. E’ stata nominata una segreteria provvisoria presso la Presidenza del corso di Laurea in DES e il Dipartimento di Sociologia dell’Università della Calabria.
Il Coordinamento prevede l’adesione e la partecipazione alle iniziative di alcuni dei soggetti aderenti (campagna contro il progetto del Ponte sullo Stretto, iniziative ambientaliste, campagna contro i Cpt, azioni del Foro Contadino-Altragricoltura). Alle azioni di sviluppo locale autosostenibile e al blocco del degrado territoriale è dedicato il consolidamento e l’allargamento della rete dei laboratori, già attivi in Sicilia ed in alcuni ambiti calabresi e pugliesi. Al fine di favorire politiche partecipate verrà intensificata la dialettica critica con le istituzioni territoriali ai diversi livelli, con incontri specifici con i responsabili istituzionali del settore (assessori regionali all’ambiente, al territorio, ai beni culturali, enti provinciali e municipali). Le azioni ed il dibattito dei prossimi mesi culmineranno in una iniziativa nazionale da tenere in autunno, probabilmente ospitata dal Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
Si è altresì deciso di incontrare i tavoli programmatici nazionali dell’Unione di centro-sinistra per chiedere l’inserimento di strategie intelligentemente neo-meridionalistiche, che partano dalla presa d’atto definitiva del fallimento delle politiche passate (poli di sviluppo, grandi infrastrutture, assistenzialismo, ecc.) e puntino invece sulle risorse territoriali, paesaggistiche e culturali dei contesti per promuovere opzioni credibili.
Al dibattito hanno preso parte studiosi delle università della Calabria, Mediterranea, di Messina, di Firenze, oltre al prof. Giorgio Ferraresi del Direttivo della Rete del Nuovo Municipio e del Politecnico di Milano. Tutti hanno concordato sul fatto che è necessaria una svolta profonda nella gestione dell’economia e dell’ambiente del Mezzogiorno, a partire da una nuova coscienza dell’appartenenza ai luoghi, che inauguri nuovi stili di vita e modalità democratiche di partecipazione diretta. Gli amministratori intervenuti, tra cui l’assessore Piperno del Comune di Cosenza, il consigliere Barillà di Reggio Calabria, l’assessore Commodari di S.Andrea dello Jonio hanno sottolineato l’impegno e la necessità di costruire politiche realmente partecipative, la cui problematicità non va peraltro sottovalutata. Il segretario provinciale del PdCI di Reggio Calabria, Enzo Infantino, nel portare l’adesione dell’Assessorato all’Urbanistica e Territorio della Regione Calabria, ha sostenuto che una rete di laboratori di sostenibilità costituisce uno spunto fondamentale per politiche di riqualificazione del territorio e dell’ambiente.
La ricchezza dei contenuti e delle posizioni dimostrata dai molti rappresentanti di associazioni, comitati e social forum intervenuti dimostra come il sociale sia un fattore fondamentale per il futuro reale progresso del Mezzogiorno e come spesso il conflitto nei confronti delle situazioni determinate dall’attuale modello di assetto politico e culturale possa diventare la più forte opzione di autogoverno della società.

Il Coordinamento Meridionale della Rete del Nuovo Municipio e dei Laboratori Territoriali.
Arcavacata di Rende, 10 giugno 2005.