Metrò Bologna: 124 firme importanti per realizzare un sistema che viaggi in superficie
AgenziaDIRE (N.B. il contributo non è esplicitamente indirizzato al forum ma è tratto dalla mailing list dell'autore)
Alla vigilia dell'ennesimo viaggio romano degli enti locali per strappare il si' definitivo al ministero delle Infrastrutture sul nuovo progetto di metro-tramvia, 124 cittadini - tra i quali anche consiglieri Ds - pubblicano una lettera appello alla citta' per fermare la metro-tramvia, e rilanciare il progetto di una metropolitana di superficie. La lettera e' firmata da Legambiente Bologna, dalla Compagnia dei Celestini, da esponenti dei Verdi come Filippo Boriani e Silvia Zamboni, da esponenti di movimenti e associazioni come Giancarla Codrignani, Anna Alberigo, Flavio Fusi Pecci, Laura Grassi, Riccardo Lenzi, Rudy Lewansky, dal critico d'arte Eugenio Riccomini, dall'ex presidente di Aprile, Luigi Mariucci (oggi nel Cantiere), dal dl Salvatore D'Agata, dal coordinatore del Comitato Piazza Verdi, Otello Ciavatti e ancora da Anna Soci, Claudio Nunziata e Lorenzo Bianchi. Ci sono anche nomi di esponenti dei comitati cittadini, ma la vera novita' e' costituita dal fatto che hanno messo la loro firma in calce al documento anche consiglieri comunali, provinciali, regionali e di quartiere. C'e' la firma dei consiglieri comunali ds, Davide Ferrari e Milena Naldi, del consigliere provinciale Ds Sergio Caserta, dei consiglieri regionali Ugo Mazza (Ds) e Gianluca Borghi (Verdi) e dei consiglieri di quartiere Ds Daniele Ara e Carlo Santacroce.
Nel merito il documento chiede di mettere nel cassetto il progetto di metro-tramvia: "Il progetto della Giunta, sotterraneo per meta' del percorso, richiede almeno 550 milioni di euro e 10 anni di lavori per una sola delle tre direttrici: ci sono costi troppo elevati e tempi troppo lunghi".
Al contrario, i firmatari della lettera-appello propongono che Bologna si doti di "un sistema di trasporto piu' efficiente ed efficace: una metropolitana leggera di superficie "che formi una rete sulle principali direttrici dove si concentra il 70% della domanda di mobilita', e cioe' sulla linea San Lazzaro-Borgo Panigale-Corticella.
Nel breve periodo, per i firmatari dell'appello, occorre puntare su quattro priorita': completare e ammodernare il servizio ferroviario metropolitano; sfruttare la rete ferroviaria della cintura per collegare Regione, Fiera, nuovi insediamenti universitari e aeroporto; migliorare il servizio del trasporto pubblico urbano e varare una politica che promuova l'uso della bicicletta. I promotori del Convegno si ritroveranno domani (21 Giugno) in un convegno al Baraccano.