L'emergenza smog: vivere meglio si può
Claudio Gandolfi

Nelle pagine di ieri dell´Unità Paolo Serra concludeva il suo intervento sull´emergenza inquinamento e problemi connessi invitando tutti ".............amministratori, stampa, associazioni, cittadini a prenderne coscienza ed affrontarli".
Personalmente la presa di coscienza l´ho fatta 15 anni fa, quando il lavoro mi ha portato fuori da Bologna; ho fatto una scelta di vita consapevole, ho scelto il mezzo pubblico - prima il treno ora il bus - per lo spostamento casa-lavoro.
Le pagine di ieri dei quotidiani dedicate all´argomento smog riportavano tutte un dato numerico all´apparenza importante, ovvero le nove ore senza auto e senza moto.
Leggendo questo stupore ho sorriso perché quello che per molti è ancora un evento eccezionale (possibilmente non ripetibile) per me è la normalità 24 ore su 24.
Dopo I 5 anni di "PACE LIBERI TUTTI" della giunta Guazzaloca dove il principio ispiratore di qualsiasi comportamento singolo e/o collettivo è stato la mancanza assoluta di regole, finalmente si comincia a vedere la prospettiva di un progetto, l´idea di un risultato, di un obiettivo da raggiungere con soluzioni strutturali e non emergenziali ( ............la contingenza non esiste più anche nella busta paga), da perseguire e incentivare con scelte conseguenti e coerenti.
Zamboni si sta muovendo bene anche considerando tutte le difficoltà legate alle abitudini oramai consolidate nei "fruitori" di Bologna a comportamenti privi di regole e di senso civico.
E´ un percorso rieducativo a lunga scadenza che come obiettivo deve avere - come io spero e l´assessore ha più volte ribadito - la priorità del trasporto pubblico (su rotaia e su gomma) sul trasporto privato.
Il potenziamento dei bus per la giornata di martedì ha rappresentato un evento straordinario, invece dovrebbe essere la norma e non l´eccezione in una città come la nostra che in un´ora è tranquillamente percorribile in bici da est a ovest e da nord a sud (provare per credere, fa bene alla salute e si arriva prima)
Per arrivare a questo bisogna fare scelte in materia di mobilità (sostenibile) tali da indurre comportamenti più virtuosi adottando misure che promuovano l´uso del trasporto pubblico con politiche tariffarie adeguate, allargando i vantaggi e le opportunità previste dal decreto Ronchi (mobility manager) anche alle imprese con meno di 300 dipendenti (il nostro è un paese da una realtà industriale medio-piccola), elaborarando finalmente i tanto citati e mai realizzati piani regolatori degli orari delle città per armonizzare tempi di vita e tempi di lavoro, dando ai primi le priorità (anche se in epoca di mercato globale rappresenta una scelta politica coraggiosa e controcorrente).
L´affermazione di Zamboni che "per usare l´auto, bisogna cominciare a usarla meno" mi lascia intravedere una prospettiva futura positiva in cui finalmente non mi sentirò più una mosca bianca per il solo fatto di percorrere il tragitto Bologna-Imola ar con il bus, preceduto e seguito da una passeggiata di 15 minuti per raggiungere la fermata più vicina a casa.
Vivere meglio si può, anche con piccoli comportamenti personali.
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Claudio Gandolfi, abbonato annuale ATC Bologna