Il Municipio globale
Culture e strategie del neomunicipalismo
Tesi di laurea discussa da Massimo Allulli presso la Facoltà di Sociologia dell'Università di Roma "La Sapienza", a.a. 2005-2006.

Introduzione

Il vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli definisce il municipalismo come una “tendenza, per lo più grettamente particolaristica, alla rivendicazione di autonomie amministrative locali, a detrimento degli interessi nazionali”. Ma se al termine “municipalismo” si attribuisce una connotazione prevalentemente negativa, negli anni che hanno accompagnato il passaggio al nuovo Secolo si è assistito all’emergere di un fenomeno definito come “neomunicipalismo”, che nella sua complessità si discosta dall’accezione del vocabolario italiano.
Il neomunicipalismo deve il suo emergere all’effetto combinato di due fattori.

Da una parte il fenomeno della globalizzazione ha comportato una progressiva cessione di sovranità da parte degli stati nazionali verso altri attori. Questo processo è avvenuto fondamentalmente in due direzioni: verso
l’alto lo Stato ha ceduto potere a organizzazioni economiche e politiche sovranazionali; verso il basso rispetto alle istituzioni locali - regionali ma soprattutto municipali - che vanno acquisendo un ruolo internazionale anche in virtù dell’attuazione di azioni strategiche in questo campo. Tra queste si evidenzia l’attività di connessione in rete, vero e proprio paradigma organizzativo della globalizzazione (Perulli 2002).
Dall’altra, a questo fenomeno si è accompagnata l’affermazione sull’arena politica di una società civile globale che si è espressa nel movimento alterglobal, e che nel corso degli anni è stata oggetto di una pluralità di studi che ne hanno analizzato composizione, dinamiche organizzative, antecedenti storici, e culture politiche. E’ nella elaborazione culturale di questo movimento che le municipalità hanno trovato un ruolo centrale, come elemento strategico per costruire una globalizzazione dal basso, alternativa alla globalizzazione neoliberista. Questa rinnovata attenzione verso i luoghi, le società e le istituzioni locali ha trovato espressione nella redazione della Carta del Nuovo Municipio (2002), documento fondativo di un neomunicipalismo che comprende e allo stesso tempo supera forme storiche che lo hanno preceduto.

In questa ricerca si è scelto come oggetto di indagine il nuovo municipalismo a partire dai diversi studi condotti sul movimento alterglobal e sulle sue culture politiche (De Nardis 2003, Della Porta 2003, Anheier 2003, Farro 2006). Nella maggior parte di essi analisi di carattere comparativo mettono in luce l’eterogeneità culturale propria dei nuovi movimenti sociali, e le dinamiche relazionali che consentono azioni comuni. Emerge in essi la rilevanza che nel movimento alterglobal assumono la dimensione locale e le istituzioni ad essa correlate, e come queste ultime siano considerate luogo di sperimentazione concreta di pratiche di partecipazione democratica contrapposte ai processi decisionali a-democratici propri delle istituzioni economiche sovranazionali. La dimensione locale è centrale nella elaborazione dei movimenti tanto nei rapporti strategici che essi mettono in campo con le istituzioni (d’Albergo 2006) quanto nell’affermazione di codici culturali alternativi a quelli dominanti nel contesto della globalizzazione (Farro 1998).

Come campo di indagine si è individuata la Rete del Nuovo Municipio, realtà associativa italiana che unisce in un unico network attori differenti - attori istituzionali, società civile, esperti e ricercatori - accomunati dall’impegno e dall’interesse nel campo del neomunicipalismo.
In primo luogo la scelta deriva dalla particolare natura della Rete, che mette al centro della sua azione non una singola issue ma i contenuti della Carta del Nuovo Municipio, che nella loro complessità definiscono un “manifesto politico” (Magnaghi 2003). Questo ne fa un punto di osservazione privilegiato allo scopo di indagare la natura del fenomeno neomunicipalista.
In secondo luogo la Rete è una realtà italiana. Questo ha consentito di svolgere un’indagine sul campo adeguata rispetto ai mezzi logistici a disposizione. Ma l’estensione nazionale della rete consente anche di interrogarci sui legami tra la sua cultura politica e gli antecedenti storici del municipalismo italiano. Queste caratteristiche hanno portato a individuare nella Rete del Nuovo Municipio il campo ideale per tentare di rispondere alle macro-domande di questa ricerca, che si articolano all’interno di due ambiti di indagine:
1. il modello organizzativo e le funzioni della Rete;
2. le culture politiche del neomunicipalismo.

Scopo della ricerca è quello evidenziare la possibilità o meno di considerare il neomunicipalismo come una cultura specifica, definita e autonoma rispetto alla pluralità di identità che concorrono alla sua costituzione, e dare conto delle modalità di organizzazione e delle strategie di azione scelte dai suoi promotori.
A partire da questa macro-domanda la ricerca ha voluto rispondere a diversi interrogativi concernenti le culture e le strategie del neomunicipalismo, e che sono esplicitate nel corso del lavoro. Ci si è chiesti in particolare: i) quali sono gli antecedenti storici del fenomeno odierno del neomunicipalismo? ii) Quali sono le culture, tanto quelle dei movimenti sociali del passato tanto quelle dei movimenti attuali, che concorrono alla sua formazione? iii) Se si può parlare di una cultura del neomunicipalismo, quali sono le basi cognitive e le rappresentazioni rispetto alle dimensioni culturale, economica e politica della globalizzazione? iiii) Quali sono gli outputs prodotti dall’azione dei promotori della prospettiva neomunicipalista?
A seguito di una prima fase di indagine dedicata alla raccolta di documentazione prodotta dalla RNM e all’osservazione partecipante alle iniziative e agli incontri degli organismi decisionali della Rete, sono state rilevate informazioni attraverso l’utilizzo di un questionario somministrato agli iscritti.
Il questionario si compone di 31 domande, 4 aperte, 11 semistrutturate e 16 strutturate. Lo scopo conoscitivo delle domande poste nel questionario è scomponibile in tre aree principali:
- descrivere la composizione della RNM, definendo le caratteristiche della membership con riferimento dati anagrafici, distribuzione geografica, ruoli politici e sociali, culture politiche di appartenenza, partecipazione a eventi del movimento alterglobal;
- individuare gli atteggiamenti dei soci rispetto alla Rete e alle proposte contenute nella Carta del Nuovo Municipio. Quindi, le finalità attribuite dai soci alla RNM, l’importanza che viene attribuita alle diverse issues contenute nella Carta, l’atteggiamento prevalente nei confronti delle istituzioni sovranazionali e la rappresentazione della globalizzazione - e di possibili modelli alternativi - delineata;
- indagare i comportamenti degli intervistati: le modalità e il grado di partecipazione alle iniziative della Rete, le pratiche che si dichiarano di attuare come conseguenza dell’attività della Rete, le modalità di attuazione delle stesse.

La rilevazione ha avuto luogo tra il gennaio e l’aprile del 2006. Il questionario è stato inviato attraverso la posta elettronica a tutti gli iscritti attraverso la newsletter della Rete e successivamente attraverso la mailing list. In una fase successiva si è proceduto a una rilevazione telefonica. Su 196 iscritti alla Rete (dato relativo al 2005) la rispondenza è stata di 98 questionari, corrispondenti al 50% della popolazione di riferimento. I risultati ottenuti sono stati elaborati attraverso il software statistico SPSS (Statistic Packaging for Social Sciences).

A seguito della rilevazione sono stati individuati quattro attori privilegiati sulla base del ruolo ricoperto all’interno della RNM e della differenziazione degli ambiti di provenienza (amministratori locali, società civile, università e ricerca) con i quali sono state effettuate interviste di profondità volte ad acquisire il punto di vista specifico dei dirigenti della Rete sulle stesse aree di indagine affrontate nel questionario.

Il primo capitolo di questo lavoro intende dare conto dei principi di base della Carta del Nuovo Municipio a partire da una sua contestualizzazione nel dibattito teorico sulle politiche internazionali delle città nel contesto della globalizzazione.
Il secondo capitolo affronta in una logica storico-comparativa esperienze storiche e tradizioni culturali in cui è possibile ravvisare segni di continuità con il nuovo municipalismo. Il caso italiano è assunto come punto di osservazione privilegiato per la particolare rilevanza che ha caratterizzato nella sua storia la cultura dell’autogoverno municipale.
Nel terzo capitolo si vuole dare conto della diffusione nell’arena politica globale del fenomeno delle reti di città, definito come “nuova forma di governo nel postfordismo” (Perulli 2002), e nel suo ambito della diffusione di networks attivi sul tema della democrazia partecipativa. Sono prese in considerazioni tre tra le più significative reti internazionali attive su questo tema, la cui analisi si presta a una comparazione con quella operata sulla Rete del Nuovo Municipio, oltre a dare conto dell’emergere a livello globale di quello che viene definito come “network transnazionale per la democrazia partecipativa” (Allegretti 2004).
I due capitoli conclusivi sono dedicati all’indagine sul campo e all’analisi delle informazioni raccolte tra i membri della Rete del Nuovo Municipio.
In particolare il quarto capitolo intende illustra le caratteristiche della Rete del Nuovo Municipio in base a differenti dimensioni analitiche tra le quali le principali sono la composizione interna, il modello organizzativo - gli organismi statutari, i processi decisionali -, i ruoli differenziati svolti nella RNM dai soci, le attività messe in campo e le finalità ad esse attribuite da quanti vi aderiscono.
Infine il quinto capitolo intende rispondere alla domanda circa la possibilità o meno di individuare una specifica cultura politica del neomunicipalismo, e quindi di strategie di azione ad essa correlate, attraverso la sua contestualizzazione nelle culture del movimento alterglobal e l’analisi delle rappresentazioni e delle basi cognitive dei membri della RNM per quanto attiene alle dimensioni economica, politica e culturale della globalizzazione.

Un dovuto e sentito ringraziamento va a Marco Gelmini, Giovanni Allegretti, Angelo M. Cirasino e Francesca Fondelli per la preziosa collaborazione nella realizzazione di questo lavoro.

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