Reti e Distretti di Economia Solidale e Nuovi Municipi
Cari reticolari,
fin dall'inizio delle nostre rispettive esperienze (da P.to Alegre 2002...) si è avviato un rapporto di confronto/collaborazione tra esponenti/nodi della vostra Rete e della Rete di Economia Solidale.
Abbiamo partecipato all'assemblea di Empoli con un nostro specifico contributo ed abbiamo concordato con la vostra proposta di costituire "laboratori" locali di sperimentazione del progetto "allargato" di RNM.
A partire anche dal riferimento all'economia solidale del vostro "Manifesto" per le elezioni amministrative, abbiamo convenuto di partecipare alla costruzione di tali laboratori territoriali in rapporto con l'avvio di Reti Locali di Economia Solidale (i "Distretti" - DES).
Per favorire la riflessione e la possibile estensione concreta di tale rapporto, vi proponiamo come "base" l'esperienza maturata nel Nodo Nord-Ovest di RNM.
Dopo specifici incontri nei comuni di Mezzago e Pieve Emanuele, sono stati avviati due ambiti di confronto/intervento comune:
1) area Nord Milano con il costituendo DES Brianza (referente l'Associazione "La mondolfiera" di Monza) a partire da una proposta di "patto" tra produttori (locali, biologici e di economia solidale) e Nuovi Municipi dell'area, all'insegna del progetto De.Co. (Denominazione Comunale) e della carta d'intenti RES;
2) area Sud Milano, con la costituzione di un Tavolo per la valorizzazione della vocazione agricola del Parco Sud (61 comuni), tramite il quale mettere a fattor comune alcuni progetti "partecipati" che già insistono su questo territorio e coinvolgere la nuova Amministrazione della Provincia di Milano.
Tra i progetti che potranno essere portati in dote a questi due ambiti collaborativi, uno ha particolare importanza per noi: si tratta di "NuoviStilidiVita", finanziato dal programma europeo EQUAL, proposto da Mag2/Agemi, Banca Etica, CAES, Forum Cooperazione e Tecnologia, BIC La Fucina e, appunto, ARNM.
Il progetto di ricerca, nell'arco dei prossimi tre anni, ha l'obiettivo di definire quali sono i modelli servizi e di strutture di supporto che possono facilitare la costituzione di Reti locali di Economia Solidale e di sperimentarne l'efficacia operativa anche nelle due aree prima ricordate.
Ad RNM si chiederà di contribuire alla definizione dei servizi che un Nuovo Municipio può rendere disponibili/richiedere a Reti di Economia Solidale e degli indicatori che possono caratterizzare progetti locali non "sviluppisti", tramite anche un proprio laboratorio/centro di Ricerca.
Uno degli strumenti che infatti il progetto intende rendere stabile è una rete di Centri di ricerca (nel Nord Italia, da Torino a Venezia), di supporto alla condivisione delle conoscenze su economia solidale, progetto locale e politiche pubbliche partecipate, prodotte nei laboratori RES-RNM.
Una proposta analoga è peraltro emersa anche nella recente Scuola estiva sulle "Altreconomie", che si è tenuta nel Parco d'Aspromonte, coorganizzata, tra gli altri, da RES e RNM.
Vi chiediamo di verificare quali iniziative possano facilitare la costruzione/integrazione di laboratori RES/RNM ovunque sia possibile, come ad es. la costituzione di un gruppo tecnico unitario di supporto a specifici incontri/relazioni tra i nostri ed i vostri nodi locali (a tal scopo alleghiamo l'elenco delle realtà dove si stanno costruendo Distretti di Economia Solidale).
Stiamo predisponendo il nostro "documento programmatico", in cui saranno proposte nuove forme organizzative per la RES; vorremmo poter inserire in tale documento un punto che specifichi proposte con voi concordate di collaborazione RES-RNM.
Per il GdL RES,
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Andrea Saroldi, Andrea Calori, Mauro Bonaiuti, Davide Biolghini
Allegato: Le prime esperienze di DES
Le esperienze in corso hanno caratteristiche molto diverse.
- A Roma il DES dovrebbe nascere in rapporto con il progetto di "Città dell'Economia Solidale" finanziato dal Comune (prossimo l'avvio del cantiere, conclusione prevista dei lavori: primavera 2006).
- A Torino è stata stilata una "carta" per il DES, su cui sono state raccolte le adesioni di numerose realtà interessate; le prime uscite comuni sono state:
1. una "Festa dell'economia solidale";
2. la presentazione di un progetto per il bando Equal, approvato ma non finnaziato.
- In Brianza il percorso del DES è stato avviato da "La Mondolfiera" con la proposta di attivare in primo luogo una rete dei GAS, che dovrebbero destinare una quota del 7% sugli acquisti ad un fondo per la nascita di realtà produttive etico-solidali.
- Nell'area milanese sono state avviate due iniziative:
1. il laboratorio di Economia Solidale "OtroModo" promosso da Mondo Comunità e Famiglia con la "cordata del lavoro" che raggruppa le imprese ad esso associate;
2. le prime assemblee per l'avvio di un DES, dopo un primo censimento delle strutture interessate promossa dal Forum Consumo Critico.
- A Como una proposta di DES è gestita dal nodo locale di Lilliput, a partire dalla Fiera "L'isola che c'è" (settembre 2004), promosso con il Coordinamento comasco per la pace.
- Nelle Marche, in occasione della Fiera Eco&Equo di ottobre '04, è stata lanciata una proposta di DES dal coordinamento delle botteghe del Commercio Equo.
Altre realtà si muovono nella direzione indicata dalla "Carta di intenti" di RES; ad es.:
- Bilanci di Giustizia con il progetto "Stilinfo" a Venezia;
- il Centro Sperimentazione Autosviluppo nel sud della Sardegna;
- numerosi nodi di Lilliput (che ha posto i progetti DES tra le proprie priorità).
Nuclei di RES sono inoltre attivi a Lodi, Treviso, Verona, provincia di Alessandria, Fidenza (PR), Bologna, Lucca, Calabria.
Significative sono infine le prime contaminazioni con i progetti "Terra e libertà/Critical wine" e De.Co. (Denominazione Comunale), promossi da soggetti "altri" come Edizioni Veronelli, Banca della Solidarietà, alcuni Centri Sociali del Nord.
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