SCHEDA
GUSCIO
PER
CENSIRE PROCESSI DI DIALOGO TERRITORIALE
ATTENZIONE:
I CAMPI DA RIEMPIRE SONO SOLO QUELLI BIANCHI:
N° ID. campo |
N°
SCHEDA: 11 |
||||||||
0.1/0.5 |
COLLOCAZIONE GEOGRAFICA DELLE ESPERIENZE
CENSITE (inserire i nomi,
fermandosi al livello di inquadramento che interessa le pratiche da rilevare) |
||||||||
0.1 |
STATO |
Italia
|
|||||||
0.2 |
REGIONE |
Toscana |
|||||||
0.3 |
PROVINCIA |
Firenze |
|||||||
0.4 |
COMPRENSORIO o AREA VASTA |
Circondario Empolese Valdelsa |
|||||||
0.5 |
COMUNE o COMUNI
interessati |
Empoli, Fucecchio, Cerreto Guidi, Montelupo, Capraia
e Limite, Vinci, Certaldo, Castelfiorentino, Montespertoli, Gambassi,
Montatone (11) |
|||||||
ELENCO DELLE
SCHEDE DI CASO COLLEGATE DENTRO LA STESSA UNITÀ TERRITORIALE |
|||||||||
0.6 |
NUMERO DI PRATICHE
CENSITE: |
1 |
|||||||
0.7 |
N° DI SCHEDA
|
NOME SINTETICO UTILE AD INDIVIDUARE OGNI SINGOLA PRATICA
|
LINK ALLE SUB-SCHEDE TEMATICHE |
||||||
11/1
|
Agenda 21
|
||||||||
11/2 |
|
||||||||
11/3 |
|
||||||||
11/4 |
|
||||||||
N.B: = Se le pratiche territoriali da
censire sono più di 5 in ogni ambito di riferimento considerato, è possibile
aggiungere ulteriori righe.
PER
CENSIRE PROCESSI DI DIALOGO TERRITORIALE
ATTENZIONE:
I CAMPI DA RIEMPIRE SONO SOLO QUELLI BIANCHI:
1.
SUB-SCHEDA “DATI GENERALI”
La scheda contiene alcuni
dati essenziali sulla pratica censita (come il nome esteso, il livello
amministrativo di riferimento entro cui si colloca o l’individuazione dell’arco
temporale di sviluppo dell’esperienza) ma anche alcune brevi indicazioni su chi
ha compilato la scheda.
Queste ultime sono
indispensabili per individuare dei referenti da cui attingere notizie anche per
il futuro, e servono anche a comprendere il grado di ‘coinvolgimento diretto’
dei soggetti che hanno impostato la descrizione e il loro punto di
osservazione. Rappresentano quindi un importante elemento di ‘trasparenza’
nella costruzione dell’atlante, proponendosi di permettere anche un ‘confronto’
e facilitare una ‘sintesi’ tra narrazioni e punti di vista top-down e bottom-up
sulle diverse esperienze esaminate.
N° ID. campo |
N° IDENTIFICATIVO DELLA SCHEDA_di_CASO: X/X SC X |
||||||
1.0 |
NOME |
Agenda 21 |
|||||
1.1 |
QUAL’È L’AMBITO TERRITORIALE IN CUI
L’ESPERIENZA È MATURATA? (barrare con una X la
casella corrispondente al livello dove le pratiche locali hanno preso forma) |
||||||
1.1.a |
LIVELLO REGIONALE |
|
|||||
1.1.b |
LIVELLO PROVINCIALE |
|
|||||
1.1.c |
ALTRO AMBITO SOVRACOMUNALE |
circondario
empolese valdelsa - sovracomunale |
|||||
1.1.d |
LIVELLO COMUNALE |
|
|||||
1.1.e |
LIVELLO DI MUNICIPIO (infracomunale per città
con oltre 300.000 abitanti) |
|
|||||
1.1.f |
LIVELLO CIRCOSCRIZIONALE |
|
|||||
1.1.g |
LIVELLO RIONALE (per
Comuni privi di Circoscrizioni) |
|
|||||
1.2 |
L’ESPERIENZA
METTE IN STRETTO RAPPORTO DUE O PIÙ AMBITI TERRITORIALI NON CONTIGUI? (barrare con una X la casella a destra della risposta scelta) |
||||||
1.2.a |
SI |
|
|||||
1.2.b |
NO |
x |
|||||
1.3 |
SE LA RISPOSTA È “SI”,
INDICARE CON UNA “X”: |
||||||
1.3.a |
SE APPARTENGONO ALLO
STESSO AMBITO NAZIONALE |
|
|||||
1.3.b |
SE APPARTENGONO A CONTESTI
NAZIONALI DIVERSI |
|
|||||
1.3.c |
DI QUANTI E QUALI AMBITI
TERRITORIALI SI TRATTA? (precisare contesti e
loro livelli amministrativi) |
|
|||||
1.4 |
RIFERIMENTI TEMPORALI DELLA PRATICA DESCRITTA |
||||||
1.4.a
|
IN CORSO
(Indicare l’anno di avvio)
|
X (avvio aprile 2002) |
|||||
1.4.b |
CONCLUSA (Indicare
gli anni di inizio e fine) |
|
|||||
1.4.c |
IN FASE DI
AVVIO (Indicare
anno di avvio) |
|
|||||
1.4.d |
IN ATTESA DI
RIPRESA (Indicare
anni di avvio e interruzione) |
|
|||||
1.4.e |
FORNIRE
OSSERVAZIONI E DETTAGLI, SE NECESSARIO |
Nella fase intermedia del percorso è stata
attivata una sperimentazione di costruzione di scenario partecipato tramite
la metodologia EASW. Tale scenario costituisce un supporto alla definizione
del piano di azione dell’agenda 21 locale e in stretta integrazione con le
linee guida del piano locale di sviluppo. |
|||||
1.5 |
NOTE SUL COMPILATORE DELLA SCHEDA |
||||||
1.5.a |
NOME, COGNOME |
David Fanfani e Camilla Perrone |
|||||
1.5.a |
RECAPITI
TELEFONICI |
055.5031159 |
|||||
1.5.b |
RECAPITO
E-MAIL |
||||||
DA QUALE POSIZIONE OSSERVA o HA OSSERVATO L’ESPERIENZA ALL’EPOCA DEL SUO SVILUPPO? |
|||||||
1.6. |
1.6.a |
DA RAPPRESENTANTE O
FUNZIONARIO DI UN ENTE COMPRENSORIALE (quale?)
|
|
||||
1.6.b |
DA RAPPRESENTANTE O FUNZIONARIO DI ENTE LOCALE (specificare quale) |
|
|||||
1.6.c |
DA MEMBRO DI
ASSOCIAZIONE O MOVIMENTO
(specificare quale)
|
|
|||||
1.6.d |
DA RICERCATORE (di che tipo?) |
Ricercatori del
Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti, membri del
Dipartimento di Urbanistica e
Pianificazione del Territorio dell’Università di Firenze
|
|||||
1.6.e |
DA CITTADINO INTERESSATO |
|
|||||
ALTRO (specificare) |
|
||||||
1.7. |
EVENTUALI NOTE AGGIUNTIVE |
|
|||||
1.8. |
DATA DI COMPLIAZIONE DELLA SCHEDA |
23/03/04 |
|||||
2 SUB-SCHEDA
“ATTORI INTERAGENTI”
La scheda contiene la
descrizione degli attori promotori e di quelli via via coinvolti nel processo.
E si domanda – nella percezione dei compilatori – quale grado di interazione vi
sia stato tra i soggetti territoriali diversi, e quale grado di coordinamento
interistituzionale. Inoltre, si propone di sottolineare l’esistenza di azioni
specifiche per ottenere il coinvolgimento di particolari gruppi di attori
sociali.
N° ID. campo |
N° IDENTIFICATIVO DELLA SCHEDA_di_CASO: X/X SC X |
||||||
2.1/2.3 |
QUALI ATTORI L’ESPERIENZA DESCRITTA È
RIUSCITA A COINVOLGERE, E CON QUALE RUOLO? (definirne
i nomi nella casella bianca a lato di ogni categoria) |
||||||
2.1 |
ATTORI ISTITUZIONALI |
2.1.a |
PROMOTORI |
Settore Urbanistica,
settore ambiente, settore scuola |
|||
2.1.b |
COINVOLTI SUCCESSIVAMENTE |
sit
circondario, rete civica, ufficio stampa, lavori pubblici, pubblica
istruzione, segreteria comunale, servizi alla persona, asl 11, università
(corso di laurea in urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale) |
|||||
2.2 |
ATTORI DEL TESSUTO SOCIALE
ED ECONOMICO |
2.2.a |
PROMOTORI |
|
|||
2.2.b |
COINVOLTI SUCCESSIVAMENTE |
cooperazione
sociale, pubbliche energie, acque spa, cooperativa sociale orizzonti, agenzia
per lo sviluppo, Legambiente, wwf, forum ambiente, assoc. Canto della tinaia,
arci, centro accoglienza empoli, associazione il ponte, associazioni empoli
in gioco |
|||||
2.3 |
CITTADINI NON PRE-ORGANIZZATI |
2.3.a |
PROMOTORI |
|
|||
2.3.b |
COINVOLTI SUCCESSIVAMENTE |
|
|||||
2.4 |
EVENTUALI NOTE
AGGIUNTIVE |
Sono stati coinvolti prevalentemente
attori organizzati e in forma di soggetti collettivi |
|||||
2.5/2.8 |
DALLA VOSTRA
POSIZIONE DI OSSERVAZIONE, QUALE GIUDIZIO RITENETE ESPRIMA MEGLIO IL GRADO DI
COLLABORAZIONE TRA ATTORI CHE SI È RAGGIUNTO? (barrare con una X la casella a destra della risposta scelta per
ognuna delle categorie elencate) |
||||||
TRA ATTORI
ISTITUZIONALI E TESSUTO ECONOMICO |
2.5.a |
scarso |
|
||||
2.5.b |
instabile ma
positivo |
x |
|||||
2.5.c |
buono |
|
|||||
2.5.d |
ottimo |
|
|||||
TRA ATTORI
ISTITUZIONALI E TESSUTO SOCIALE |
2.6.a |
scarso |
|
||||
2.6.b |
instabile ma
positivo |
x |
|||||
2.6.c |
buono |
|
|||||
2.6.d |
ottimo |
|
|||||
TRA TESSUTO
SOCIALE E TESSUTO ECONOMICO |
2.7.a |
scarso |
|
||||
2.7.b |
instabile ma
positivo |
x |
|||||
2.7.c |
buono |
|
|||||
2.7.d |
ottimo |
|
|||||
LIVELLO DI
COORDINAMENTO TRA ISTITUZIONI DIVERSE |
2.8.a |
scarso |
|
||||
2.8.b |
instabile ma
positivo |
x |
|||||
2.8.c |
buono |
|
|||||
2.8.d |
ottimo |
|
|||||
2.9. |
EVENTUALI NOTE
AGGIUNTIVE |
Ci sono situazioni significative, ma non ancora consolidate |
|||||
2.10 |
ALL’INTERNO
DELL’ISTITUZIONE PROMOTRICE O CO-PROMOTRICE, SI SONO MESSE IN ATTO FORME DI
COORDINAMENTO TRA ASSESSORATI E DIPARTIMENTI? (barrare
con una X la casella a destra della risposta scelta) |
||||||
2.10.a |
SI, CON BUONI RISULTATI |
x |
|||||
2.10..b |
SI, MA CON RISULTATI
SCARSI |
|
|||||
2.10.c |
NO, OGNUNO HA LAVORATO IN
MANIERA SETTORIALE E POCO COORDINATA |
|
|||||
2.11 |
SONO STATE MESSE IN ATTO STRATEGIE MIRATE AL COINVOLGIMENTO DI PARTICOLARI ATTORI SOCIALI? |
||||||
2.11.a
|
SI
|
x |
|||||
2.11.b |
NO |
|
|||||
2.12 |
IN CASO DI RISPOSTA
AFFERMATIVA, INDICARE QUALE TIPO DI ATTORI (Esempio:
bambini, adolescenti, anziani, donne, disabili, immigrati, persone con differente
orientamento sessuale, movimenti antagonisti, ecc.) |
||||||
bambini, giovani, immigrati |
|||||||
2.13 |
SONO STATE MESSE IN ATTO STRATEGIE DI ‘DISCRIMINAZIONE POSITIVA’ MIRATE A BENEFICIARE NELLE SCELTE PARTICOLARI ATTORI SOCIALI? (mettere una X) |
||||||
2.13.a |
SI |
x |
|||||
2.13.b |
NO |
|
|||||
2.14 |
IN CASO DI RISPOSTA
AFFERMATIVA, SPECIFICARE AZIONI E BENEFICI |
||||||
Cantieri di progettazione
partecipata con i bambini, con il coinvolgimento delle scuole e di operatori
esperti |
|||||||
2.15 |
SONO STATE MESSE IN ATTO
FORME DI MONITORAGGIO PER CONOSCERE MEGLIO IL PROFILO DI COLORO CHE
PARTECIPANO ATTIVAMENTE AL PROCESSO? (mettere una X) |
||||||
2.15.a |
SI
|
|
|||||
2.15.b |
NO |
x
|
|||||
2.16. |
IN CASO DI RISPOSTA POSITIVA ALLA DOMANDA 2.14, POTETE DESCRIVERE IN BREVE: |
||||||
2.16.a |
QUALI FORME DI MONITORAGGIO SONO STATE ATTUATE |
|
|||||
2.16.b |
ESPORRE ALCUNI DATI SUI PROFILI PRINCIPALI DEI PARTECIPANTI |
|
|||||
2.16.c |
SPECIFICARE SE È STATA REGISTRATA LA PRESENZA DI CITTADINI IMMIGRATI E LA LORO PROVENIENZA |
|
|||||
2.17. |
SONO STATE ADOTTATE
PARTICOLARI MISURE PER GARANTIRE UGUALI OPPORTUNITÀ DI ACCESSO AI CITTADINI
NON ORGANIZZATI (esempio: babysitteraggi nelle riunioni, trasporti gratuiti o
rimborsabili, traduzione per non udenti e non vedenti, ecc.)? E DI QUALE GENERE E
ENTITÀ? |
|
|||||
2.18. |
COME SI ARTICOLA E ORGANIZZA IL PROCESSO?
|
Inizialmente è necessaria la costruzione di una
base condivisa di dati/conoscenze che fotografi la situazione attuale del
territorio: ciò è possibile grazie all'elaborazione del "Rapporto sullo
Stato dell'Ambiente" ovvero di un quadro diagnostico, sistematizzazione
di tutte le conoscenze ambientali. In particolare viene realizzato un Sistema
Informativo Territoriale, uno strumento di gestione "permanente"
delle informazioni territoriali che consentirà alla Comunità Locale e
all'Amministrazione di condividere una raccolta organica, strutturata e
continuamente aggiornata di dati ambientali nonché di facilitare
l'integrazione degli stessi parametri ambientali agli aspetti sociali ed
economici nelle diverse fasi decisionali. Il coinvolgimento della comunità e degli attori
sociali rappresentativi viene attivato sin da questa prima fase conoscitiva
perché dovrà condurre all'individuazione e analisi delle criticità e delle
risorse locali e conseguentemente all'individuazione degli obiettivi da
perseguire per risolvere le criticità e valorizzare le risorse. Infine la costruzione del Piano d'Azione non
rappresenta un documento conclusivo ma il punto di partenza del processo che
condurrà all'attuazione delle strategie individuate per il raggiungimento
degli obiettivi fissati. L'obiettivo del progetto è quello di avviare il
processo di Agenda 21 locale del Comune di Empoli attraverso: -
la predisposizione di un quadro diagnostico che integri il sistema di
conoscenze già acquisite dall'amministrazione, in particolare attraverso gli
studi realizzati per il Piano Strutturale, e al tempo stesso ne riorganizzi i
contenuti informativi in modo comprensibile da tutti gli attori della
comunità locale; -
la valorizzazione dei processi di coinvolgimento dei cittadini e di
partecipazione pubblica già avviati con i principali "portatori di
interessi" locali (stakeholders) e l'individuazione di modalità
organizzative e procedurali, condivise attraverso il lavoro del Forum, che
disegnino un rapporto più trasparente tra pubblica amministrazione e cittadini
empolesi; -
lo studio di modalità tecnico-amministrative per l'integrazione e
l'implementazione delle azioni previste dal Piano Strutturale, rivolte alla
prevenzione del rischio idraulico e alla creazione di un sistema di rete
ecologica cittadina attraverso la tutela e la riqualificazione del reticolo
idrografico. |
|||||
2.19. |
ESISTONO CRITERI PER
L’ASSUNZIONE DELLE DECISIONI E/O ELEZIONI DI SOGGETTI POPOLARI CHE
RAPPRESENTINO I CITTADINI IN SINGOLE FASI DEL DIBATTITO CHE RICHIEDONO
TRATTAZIONE APPROFONDITA DI CONTENUTI? |
Il coinvolgimento dei
diversi attori costituisce infatti uno degli elementi qualificanti del
processo di Agenda 21: per raggiungere obiettivi concreti è necessario
mobilitare tutte le conoscenze, le esperienze, la creatività, le risorse
finanziarie e il supporto di cittadini, associazioni, imprese, governo
locale. La definizione delle forme più adeguate di coinvolgimento dei diversi
attori e di strutturazione della partecipazione (costituzione del forum) è
quindi una fase cruciale nell'ambito del processo di costruzione dell'Agenda
21 locale. Per questo motivo, nell'ambito del progetto A21Empoli, si è deciso
di dedicare una particolare attenzione a questa fase di lavoro, per arrivare
alla costituzione del Forum di A21Empoli solo dopo una attenta analisi delle
dinamiche partecipative locali e una capillare attività di informazione e
coinvolgimento dei diversi attori della comunità locale, specificamente
mirata ad ogni "portatore di interesse" (stakeholder), finalizzata
anche a valorizzare i processi di coinvolgimento dei cittadini e di
partecipazione pubblica già avviati (vedi in particolare il Forum della
cultura). A seguito delle attività preliminari di informazione e
coinvolgimento dei diversi stakeholders, si prevede di arrivare alla
costituzione di un Forum A21Empoli, la cui prima attività potrà essere quella
di contribuire alla selezione degli indicatori di performance. La
"scelta" degli indicatori, infatti, non è un aspetto meramente
tecnico, che riguarda gli addetti ai lavori, ma costituisce un importante
elemento decisionale, ed è necessario che sia condivisa da tutti gli attori.
La scelta degli indicatori di performance (prima ancora di fissare i target)
è determinante per verificare il raggiungimento degli obiettivi. Il ruolo dei
tecnici sarà quello di suggerire delle ipotesi scientificamente corrette,
garantendo al tempo stesso la massima "comprensibilità" delle
differenze tra una alternativa e l'altra, ma la scelta degli indicatori deve
essere operata in modo consensuale insieme agli attori del processo di Agenda
21 |
|||||
2.20. |
COME E’ FINANZIATO IL PROCESSO? |
progetto presentato
nell’ambito del Bando “Programmi di sviluppo sostenibile e di attuazione di
Agende 21 locali” promosso dal Ministero dell’Ambiente, finanziato con fondi
ministeriali |
|||||
2.21. |
DA DOVE PRENDE ORIGINE IL
NOME DEL PROCESSO? |
Dalla Conferenza su
Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro (1992) |
|||||
2.22. |
ESISTE UN SITO SU CUI
POTER SEGUIRE LO SNODARSI E L’EVOLVERSI DEL PROCESSO? |
il sito internet del Comune
di Empoli: www.comune.empoli.toscana.it |
|||||
2.23. |
EVENTUALI NOTE AGGIUNTIVE |
|
|||||
3. SUB-SCHEDA
“STRUMENTI, ORGANIZZAZIONE E CONTENUTI”
La scheda punta ad
individuare i principali contenuti innovativi delle pratiche descritte e le
azioni concrete messe in atto. Vuole inoltre indagare sull’uso di particolari
strumenti (consolidati o innovativi) ai fini dell’interazione continuata tra
attori sociali diversi. Infine, cerca di comprendere il grado di complessità
raggiunto dall’articolazione dell’esperienza esaminata.
N° ID. campo |
N° IDENTIFICATIVO DELLA SCHEDA_di_CASO: X/X SC X |
|||||||
3.1 |
L’ESPERIENZA ESAMINATA HA PERSEGUITO LA
COSTRUZIONE DI FORME DI DIALOGO STRUTTURATO TRA ATTORI SOCIALI
DIVERSI? (barrare con una X) |
|||||||
3.1.a |
NO |
|
||||||
3.1.b |
SI, MA IN MANIERA
EPISODICA, |
|
||||||
3.1.c |
SI, IN MANIERA CICLICA E/O
PERMANENTE |
x |
||||||
3.2/3.4 |
IN CASO
POSITIVO, QUALI STRUMENTI SONO STATI UTILIZZATI PER STRUTTURARE IL DIALOGO? (sono possibili più risposte; segnare con una X gli strumenti usati e
con una Y gli strumenti con cui il processo è entrato in contatto, pur
restando autonomo rispetto ad essi) |
|||||||
STRUMENTI
INNOVATIVI CREATI AD HOC (specificare
quali) |
3.2.a |
|
||||||
STRUMENTI
CONSUETI MA NON
CODIFICATI DA NORMATIVE O BANDI NAZIONALI (se possibile, specificare accanto dei dettagli) |
3.3.a |
Assemblee
tematiche aperte a tutti |
|
|||||
3.3.b |
Assemblee a
base locale aperte a tutti |
|
||||||
3.3.c |
Forum
dell’Associazionismo |
|
||||||
3.3.d |
Consulte
tematiche |
|
||||||
3.3.e |
Percorsi di Bilancio
Partecipativo |
|
||||||
3.3.f |
Consiglieri
Aggiunti |
|
||||||
3.3.g |
Contratti di
fiume |
|
||||||
3.3.h |
Gruppi di
Acquisto Solidale |
|
||||||
3.3.j |
Laboratori di
Progettazione |
|
||||||
3.3.k |
Tavoli di
concertazione socio-economica |
|
||||||
3.3.i |
Focus Group |
|
||||||
3.3.l |
Conferenze
d’area |
|
||||||
3.3.m |
ALTRO (specificare dettagli) |
|
||||||
STRUMENTI O
PERCORSI FORMALMENTE CODIFICATI DA NORMATIVE O BANDI NAZIONALI, EUROPEI O
REGIONALI |
3.4.a |
Contratti di
Quartiere |
|
|||||
3.4.b |
PRU |
|
||||||
3.4.c |
PRUSST |
|
||||||
3.4.d |
PRIU |
|
||||||
3.4.e |
Patti
Territoriali |
|
||||||
3.4.f |
Piani Sociali
di Zona |
|
||||||
3.4.g |
Agenda XXI
locale |
|
||||||
3.4.h |
PIC URBAN o
PPU finanziati UE |
EASW (european awareness scenario
workshop) |
||||||
3.4.j |
PISL |
|
||||||
3.4.k |
PSL/GAL |
|
||||||
3.4.i |
Referendum
locali |
|
||||||
3.4.l |
Agenzie di
Sviluppo Locale |
|
||||||
3.4.m |
Strumenti
consolidati da leggi o bandi regionali (specificare
dettagli) |
|
||||||
3.5 |
EVENTUALI NOTE
AGGIUNTIVE |
Gli esiti dell’uso di questa tecnica sono ancora in fase di verifica
e sono aperti alla sperimentazione di altre forme di coinvolgimento della
società locale e di costruzione condivisa di scenari di sviluppo. |
||||||
3.6 |
NEL CASO IL PROCESSO ABBIA UTILIZZATO O
INCROCIATO ALTRI STRUMENTI DIFFERENTI, VI È STATO O VI È UN COORDINAMENTO TRA
DI ESSI? (barrare con una x – possibili più
risposte, se si dettagliano accanto) |
|||||||
3.6.a |
SI, CRESCENTE NEL TEMPO |
|
||||||
3.6.b |
SI, MA DECRESCENTE NEL
TEMPO |
|
||||||
3.6.c |
NO, OGNI STRUMENTO HA
OPERATO IN MANIERA SETTORIALE E POCO COORDINATA |
|
||||||
3.6.d |
VI È STATO UNO STRUMENTO PREVALENTE
(specificare quale, e i rapporti instaurati con gli altri) |
piano locale di sviluppo
del circondario empolese valdelsa |
||||||
3.7 |
NEL COMPLESSO SI SONO PRIVILEGIATE STRATEGIE DI: (barrare con una x) |
|||||||
3.7.a
|
CONCERTAZIONE (con
attori dotati di una rappresentatività antecedente al processo)
|
|
||||||
3.7.b |
PARTECIPAZIONE
(con impegno al coinvolgimento soprattutto di cittadini non pre-organizzati) |
|
||||||
3.7.c |
EQUILIBRIO TRA
STRATEGIE CONCERTATIVE e PARTECIPATIVE APERTE A TUTTI |
x |
||||||
3.8 |
SI È CERCATO DI GARANTIRE AUTONOMIA AGLI SPAZI DI DECISIONI DELLA CITTADINANZA? |
|||||||
3.8.a |
NON CON ATTENZIONI PARTICOLARI |
|
||||||
3.8.b |
SI (specificare
le azioni intraprese) |
forum cittadini |
||||||
3.9 |
EVENTUALI NOTE
AGGIUNTIVE |
Necessità di un potenziamento
e di un più ampio coinvolgimento degli attori locali |
||||||
3.10 |
CHE VALORE HANNO ASSUNTO LE DECISIONI PRESE DAI CITTADINI? |
|||||||
3.10.a |
CONSULTIVO |
x |
||||||
3.10.b |
DELIBERANTE |
|
||||||
3.11 |
SI È CERCATO DI ‘FORMALIZZARE’ O ‘STATUIRE’ I MOMENTI DI DIALOGO TRA ISTITUZIONI E CITTADINI? |
|||||||
3.11.a |
SI, ATTRAVERSO
INSERIMENTO NELLO STATUTO (specificare
di quale livello amministrativo)
|
|
||||||
3.11.b |
SI, ATTRAVERSO ORDINANZE, REGOLAMENTI E SIMILI (specificare) |
|
||||||
3.11.c |
NO, IL PATTO POLITICO CON I CITTADINI È STATO RITENUTO GARANZIA SUFFICIENTE |
il patto è sufficiente
allo stato di avanzamento attuale del processo
|
||||||
3.12. |
QUALI STRATEGIE COMUNICATIVE SONO STATE USATE PER PROPAGANDARE I MOMENTI DI INCONTRO TRA ISTITUZIONI E CITTADINI? (specificare) |
|||||||
Comunicazione ordinaria
tramite stampa locale, eventi, incontri pubblici
|
||||||||
3.13. |
SI È FATTO USO DI SONDAGGI
D’OPINIONE?
(se sì, quale uso e con quali cautele?) |
|||||||
no |
||||||||
3.14 |
L’ESPERIENZA HA MESSO AL CENTRO ALCUNI DEI
SEGUENTI CONTENUTI? (barrare con una X quello o
quelli più centrali e con una Y altri temi trattati con impegno minore) |
|||||||
3.14.a |
Accoglienza e integrazione
degli immigrati |
x |
||||||
3.14.b |
Fitodepurazione, chiusura
dei cicli delle acque e valorizzazione del patrimonio idrico |
y |
||||||
3.14.d |
Cooperazione decentrata
come luogo di apprendimento reciproco tra Nord e Sud |
y |
||||||
3.14.e |
Costruzione di Bilanci
Sociali, Ambientali o di Genere |
y |
||||||
3.14.f |
Cultura diffusa della
prevenzione dai rischi ambientali |
|
||||||
3.14.g |
Diffusione di una cultura
dei nuovi indicatori di benessere e qualità della vita, attraverso costruzione
collettiva di nuovi indicatori locali (specificare) |
y |
||||||
3.14.h |
Diffusione di una cultura
dei nuovi indicatori di benessere, attraverso uso di nuovi indicatori
internazionalmente elaborati |
y |
||||||
3.14.j |
Diritto alla città per
disabili e portatori di handicap |
|
||||||
3.14.k |
Diritto alla città per i
bambini e gli adolescenti |
x |
||||||
3.14.i |
Diritto alla città per le
categorie sociali economicamente marginali |
|
||||||
3.14.l |
Distretti di economie
territoriali |
|
||||||
3.14.m |
Educazione alla democrazia
di bambini e giovani |
|
||||||
3.14.n |
Incentivi all’agricoltura
come presidio ambientale a protezione del paesaggio storicizzato |
|
||||||
3.14.o |
Necessità di nuovi stili
di vita che riducano l’impronta ecologica sull’ecosistema |
|
||||||
3.14.p |
Nuove forme di turismo
responsabile e sostenibile |
y |
||||||
3.14.q |
Partecipazione nelle reti
transnazionali di commercio equo e solidale |
|
||||||
3.14.r |
Potenziamento di Gruppi
Solidali di Acquisto locali |
|
||||||
3.14.s |
Protezione attiva e
valorizzazione delle riserve naturali |
|
||||||
3.14.t |
Rafforzamento
dell’identità locale e senso di appartenenza ai luoghi |
|
||||||
3.14.u |
Sostegno alla produzione
di informazione indipendente e comunicazione sociale |
|
||||||
3.14.v |
Strategie di diffusione
dell’accesso alle nuove tecnologie |
|
||||||
3.14.w |
Trasformazione e
riprogettazione collettiva degli spazi pubblici |
|
||||||
3.14.x |
Valenza etica delle
imprese |
|
||||||
3.14.y |
Gestione collettiva dei
servizi pubblici |
|
||||||
3.14.z |
Costruzione di
biofattorie, ecovillaggi, ecc. |
|
||||||
3.14.ç |
ALTRI TEMI CENTRALI
TRATTATI (specificare) |
|
||||||
3.14& |
ALTRI TEMI SOLO SFIORATI (specificare) |
|
||||||
3.15 |
VI È
STATA SUFFICIENTE INTEGRAZIONE NEL TRATTARE I VARI TEMI SEGNALATI? |
|||||||
3.15.a |
SI (dettagliare
impressioni del perché) |
sono stati integrati
attraverso la definizione dello scenario futuro |
||||||
3.15.b |
NO (dettagliare
impressioni del perché) |
|
||||||
3.15.c |
SOLO PER SINGOLI FILONI DI
RAGGRUPPAMENTO DEI TEMI |
|
||||||
3.16 |
CHI HA
CURATO L’INFORMAZIONE SU QUESTO GENERE DI CONTENUTI (TALORA DI NON FACILE
COMUNICAZIONE) E COME LO HA FATTO? (dettagliare) |
|||||||
rete civica |
||||||||
3.17 |
ESISTONO
CORSI DI FORMAZIONE O AUTOFORMAZIONE CHE PREPARINO I CITTADINI AD AFFRONTARE
TEMI COMPLESSI NEI MOMENTI DI INTERAZIONE PUBBLICA? SE SI, COME SI SVOLGONO E
CHI LI ORGANIZZA E FINANZIA? |
|||||||
3.17.a. |
NO |
|
||||||
3.17.b. |
SI (specificare) |
|
||||||
3.18. |
CHE TIPO
DI AZIONI SONO STATE INTRAPRESE PER DARE AGLI INTERVENTI SUL TERRITORIO
COERENZA CON I TEMI SOPRA SEGNALATI? (dettagliare) |
|||||||
Metodo European Awareness Scenario Workshop e Forum |
||||||||
3.18 |
EVENTUALI NOTE
AGGIUNTIVE |
Il Sistema Informativo Territoriale del
Comune di Empoli e il Sistema Informativo Territoriale del Circondario
Empolese Valdelsa, costituiscono una delle strategie di accesso alle risorse
conoscitive del territorio da parte della comunità locale. |
||||||
4. SUB-SCHEDA
“LIMITI; OPPORTUNITÀ ED ESITI”
La scheda punta ad
individuare alcuni esiti dei processi attivati, sia in termini di
raggiungimento degli obiettivi che ci si erano originariamente proposti, sia in
termini di esiti non preventivati. Contestualmente, invita ad evidenziare
l’esistenza di eventuali limiti delle pratiche descritte, e di opportunità positive
che possono costituire filoni importanti da esplorare in futuro.
N° ID. campo |
N° IDENTIFICATIVO DELLA SCHEDA_di_CASO: 1/2 SC 4 |
|||||
4.1 |
L’ESPERIENZA DESCRITTA HA AVUTO ESITI
POSITIVI? (sono possibili più risposte, con eventuale spiegazione
a lato) |
|||||
4.1.a |
NO |
|
||||
4.1.b |
SI, IN TERMINI DI RISULTATI CONCRETI E VISIBILI SUL TERRITORIO |
|
||||
4.1.c |
SI, IN TERMINI DI AUMENTO
DEL POTERE DECISIONALE DEI CITTADINI |
|
||||
4.1.d |
SI, IN TERMINI DI
ARRICCHIMENTO DELLA CONOSCENZA DEI BISOGNI |
|
||||
4.1.e |
SI, IN TERMINI DI
TRASFORMAZIONE DELLA MACCHINA PUBBLICA |
|
||||
4.1.f |
SI, IN TERMINI DI
TRATTAZIONE DIFFUSA DI NUOVI TEMI |
|
||||
4.1.g |
SI, IN TERMINI DI
COSTRUZIONE DI VISIONI E SCENARI CONDIVISI DI MEDIO TERMINE |
x |
||||
4.1.h |
SI, IN TERMINI DI
SPERIMENTAZIONE DI NUOVI STRUMENTI DI GOVERNO |
|
||||
4.1.j |
SI, IN TERMINI DI
CAMBIAMENTI CULTURALI DIFFUSI (specificare) |
|
||||
4.1.k |
ALTRO (specificare) |
|
||||
4.2 |
L’ESPERIENZA SI È
AVVANTAGGIATA DI QUALCHE INCENTIVO FORNITO DA BANDI DI GARA, LEGGI SPECIALI O
ALTRI STIMOLI FORNITI DA ISTITUZIONI SUPERIORI? |
|||||
4.2.a |
SI |
|
||||
4.2.b |
NO |
|
||||
4.3 |
SE LA RISPOSTA È “SI”,
PRECISARE DI CHE TIPO |
|||||
|
||||||
4.4 |
L’ESPERIENZA HA EVIDENZIATO QUALCHE LIMITEBLOCCANTE CHE L’HA CONDIZIONATA IN MANIERA RADICALE? (sono possibili più risposte) |
|||||
4.4.a
|
NO
|
|
||||
4.4.b |
SI, IN TERMINI
DI INTERAZIONE TRA ATTORI ISTITUZIONALI E NON(specificare) |
x |
||||
4.4.c |
SI, PER LO
SCARSO INVESTI-MENTO DI RISORSE PUBBLICHE (specificare) |
|
||||
4.4.d |
SI, PER LA
MANCANZA DI VOLONTÀ POLITICA (specificare) |
x |
||||
4.4.e |
SI, PER
IMPEDIMENTI BURO-CRATICI, SCARSO COORDI-NAMENTO INTERNO DEGLI ENTI COINVOLTI
ECC. (specificare) |
|
||||
4.4.f |
ALTRO (specificare) |
|
||||
4.5 |
QUALI OBIETTIVI PREVISTI SONO STATI RAGGIUNTI? (specificare) |
|||||
Il processo è tuttora in corso, tuttavia alcuni
primi obiettivi sono stati raggiunti: coinvolgimento della cittadinanza e
costruzione di uno scenario condiviso
|
||||||
4.6 |
SI SONO VERIFICATI DEGLI ESITI POSITIVI INATTESI? |
|||||
4.6.a |
SI |
|
||||
4.6.a |
NO |
|
||||
4.7. |
SE “SI”, QUALI? (specificare) |
|||||
|
||||||
4.8 |
SI SONO VERIFICATI DEGLI EFFETTI NEGATIVI NON PREVENTIVATI? |
|||||
4.8.a |
SI |
|
||||
4.8.a |
NO |
x |
||||
4.9. |
SE “SI”, QUALI? (specificare) |
|||||
|
||||||
4.10. |
DAL PERCORSO FINORA SPERIMENTATO QUALI OPPORTUNITÀ SONO EMERSE CHE SI PUÒ PENSARE DI SFRUTTARE COSTRUTTIVAMENTE PER IL FUTURO? (specificare) |
|||||
costruzione di fiducia tra
gli attori locali |
||||||
4.11. |
QUALI ELEMENTI SI POTREBBERO REINDIRIZZARE, PER FAR MATURARE IL PERCORSO IN FUTURO? (specificare) |
|||||
Forme di coinvolgimento
della società locale (attori istituzionali e non)
|
||||||
4.12. |
IL PERCORSO HA GETTATO BASI SUFFICIENTI PER POTER CONTINUARE? (specificare) |
|||||
Costruzione di una prima capacità
di interagire in contesti progettuali |
||||||
4.13. |
QUALI ELEMENTI POSITIVI POTREBBERO ESSERE EMULATI IN ALTRI CONTESTI E CON QUALI ATTENZIONI? (specificare) |
|||||
Costruzione di una prima
capacità di interagire in contesti progettuali |
||||||
4.14 |
EVENTUALI NOTE AGGIUNTIVE |
|
||||